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Cronaca

FABRIANO NUOVA IMPRESA PER RANIERO ZUCCARO, 100 KM DI CORSA NEL SAHARA

Impronte di solidarietà per il vice ispettore della Polizia di Stato

 

FABRIANO, 6 ottobre 2019 – Una nuova avventura per il vice ispettore Raniero Zuccaro, che tra una manciata di giorni affronterà una corsa di 100 km nel Sahara, dall’oasi di Ksar Ghilane, all’oasi di Douz.

Una missione che ne segue altre, già portate a termine da Zuccaro (intervenuto ieri a Volontarja, leggi l’articolo) che da circa nove anni si impegna costantemente nel sostenere le attività svolte dalle Suore Cappuccine di Madre Francesca Rubatto, in particolare nell’edificazione di alcune strutture alloggiative per bambini a Sayan, in Perù.

Una corsa che vuole essere “impresa” per raccogliere fondi, pensata per completare un laboratorio sartoriale nella missione delle suore, che segue l’inaugurazione dell’asilo avvenuta nel 2017.

“Lasciamo l’impronta” sarà il claim della nuova impresa di Zuccaro che martedì attraverserà il deserto del Sahara per circa 100 chilometri, dall’Oasi di Ksar Ghilane, all’oasi di Douz

Zuccaro sarà seguito da una equipe tecnica che gli fornirà il necessario supporto. Il nuovo percorso durerà dall’8 al 13 ottobre.

“La memoria dei nostri caduti si onora facendo il nostro dovere ogni giorno – ha spiegato il Questore Claudio Cracovia durante la presentazione dalla nuova iniziativa solidale di Zuccaro  – ma anche con iniziative come questa, oltre che con l’agire quotidiano verso le persone più vulnerabili e più deboli. Lo scopo dell’attraversata del deserto è quello di raccogliere fondi da destinare ai bambini del Perù, un’iniziativa di un nostro poliziotto che oltre a fare il suo dovere ogni giorno, dopo aver prestato il suo servizio in favore delle popolazioni colpite dal terremoto, oggi vuole esprimere il suo essere persona che aiuta il prossimo. Iniziativa di volontariato che ci inorgoglisce perché l’Ispettore è un appartenente alla Polizia di Stato e, questa camminata nel deserto è l’esempio concreto di quei valori di rispetto della dignità umana e di vicinanze alle popolazioni che da sempre rappresentano uno dei valori fondanti della nostra tradizione, valori per i quali spesso i nostri agenti forniscono anche l’estremo sacrificio dando la loro vita. Questa è un’iniziativa lodevolissima che onora anche la memoria degli sfortunati colleghi

(redazione)

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