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Cronaca

FABRIANO Oggi il taglio del nastro per la mostra dedicata ad Allegretto

Il Sindaco Santarelli: «La Mostra è un regalo che viene fatto alla città di Fabriano»

FABRIANO, 14 ottobre 2021 – Previsto per questa mattina il taglio del nostro della mostra “Oro e colore nel cuore dell’Appennino”, porterà per la prima volta una trentina di opere del grande Maestro Allegretto Nuzi prestate per l’occasione, fra cui undici tavole da musei stranieri.

L'esterno della pinacoteca fabrianese
L’ingresso della pinacoteca Molajoli di Fabriano

Le opere di Allegretto tornano a casa, e dal questa mattina potranno essere patrimonio comune fino al prossimo 30 gennaio.

«Questa mostra è stata fortemente e tenacemente voluta dalla nostra Amministrazione – sottolinea il Sindaco Gabriele Santarellied è un regalo che viene fatto alla città di Fabriano e a tutti gli appassionati e gli amanti dell’arte. L’idea di una mostra dedicata ad Allegretto Nuzi   è nata nel 2018 durante la presentazione del volume dedicato all’opera di restauro del Polittico raffigurante la Madonna col Bambino e Santi per mano della restauratrice Lucia Biondi avvenuto nel 2014 “Elogio del trecento fabrianese”».

Curata da Andrea de Marchi e Matteo Mazzalupi, la mostra fabrianese è collegata anche l’esposizione su Ottaviano Nelli a Gubbio, a cura dello stesso Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli e promossa dal Comune di Gubbio e dalla Direzione regionale dei Musei dell’Umbria.

La mostra è promossa dal Comune di Fabriano, Regione Marche, direzione Generale Creatività con la collaborazione dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti, Diocesi di Fabriano e Matelica con il contributo di Fondazione Carifac, Fabriano, Exibiz nonché con la collaborazione e l’apporto di diverse istituzioni italiane e internazionali.

«La mostra su Alegretto Nuzi sostenuta dalla Regione Marche – commenta l’Assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini – proprio perché riunisce opere che provengono da diverse collezioni consentirà uno studio più approfondito sulla produzione di questo artista e sul contesto artistico fabrianese dell’epoca. Interventi come questo sono importanti per ricostruire i tratti di una storia, non soltanto individuale, ma che diventa patrimonio dell’intera Regione Marche e di tutto il mondo dell’arte».

Orari di visita: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

(Redazione)

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