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FABRIANO Olindo Stroppa (FI) candidato alle regionali

Il prossimo mese l’apertura della sede elettorale in città, punto di forza del programma elettorale riguarderà la dotazione per l’entroterra fabrianese di tutti i servizi necessari alla comunità

 

Olindo Stroppa

FABRIANO, 17 luglio 2020 – «Olindo Stroppa è uomo di provata moralità con un passato attivissimo nel sociale. Come politico di lungo corso oltre alla sua positiva esperienza di consigliere comunale è per Forza Italia un punto di riferimento, la persona giusta, molto conosciuta ed apprezzata per rappresentare la città, il comprensorio e l’intera area vasta». Con queste dichiarazioni, il coordinatore provinciale di Forza Italia, Daniele Silvetti, il coordinatore provinciale dei Giovani di FI, Andrea Rossi e il coordinatore cittadino Lucia Caporali, hanno aperto la conferenza stampa di presentazione del candidato alla prossima tornata elettorale di settembre per Forza Italia.

Articolato l’incontro con i cronisti: «Stiamo entrando nel vivo della campagna elettorale per le elezioni regionali. Il 2020 può rappresentare una svolta epocale per le Marche governate da 27 anni dal centrosinistra. In tutti questi anni di governi di sinistra le Marche da regione leader per numero di occupati e reddito pro capite sta scivolando nelle classifiche economiche tra le regioni del sud – a questo punto subito la stoccata – mentre il centro destra unito ha già deciso il candidato Presidente e sta iniziando la campagna elettorale il centrosinistra con il suo candidato Mangialardi che rappresenta la continuità del governo Ceriscioli, sta cercando un accordo con il M5S con l’unico fine di battere il centro-destra e mantenere le poltrone. Tutto questo viene fatto ignorando l’esperienza nazionale di questa coalizione che si sta dimostrando completamente inefficiente e in disaccordo su tutto. Riproporre questo esperimento come governo regionale comporterebbe un’unica certezza, quella di ingessare per 5 anni la nostra regione in un momento di grande difficoltà economica in cui è indispensabile avere giunte coese e rapide nel prendere decisioni.»

Un passo indietro è stato fatto ricorrendo alla cronaca. «Nei quasi tre decenni di amministrazione di sinistra non possiamo dimenticare la assoluta assenza della Regione nei territori montani dove, a parte inutili passerelle elettorali, si sono completamente dimenticati dell’emergenza terremoto. Recentemente la coalizione PD, M5S, Leu e Italia Viva ha bocciato in Commissione Bilancio alla Camera il pacchetto terremoto per la ricostruzione e solo su proposta di Forza Italia è stato approvato un emendamento sul maxi credito di imposta che aiuterà le imprese delle regioni colpite dal sisma in questo delicato momento. Non possiamo dimenticare i gravi problemi della sanità che è stata smembrata nelle zone interne, togliendo strutture importanti come i centri nascita, diminuendo il personale medico in strutture come la diabetologia, la pediatria, ecc. Oggi si riempiono la bocca con le promesse di grandi investimenti nella sanità montana, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti che oltre alla carenza di personale e la chiusura dei reparti rimane difficile ottenere una visita specialistica. Se avessero voluto investire e migliorare la sanità dell’entroterra per quale motivo non lo hanno fatto nei 27 anni di governo ininterrotto?».

A questo punto il focus è andato ancor più sui contenuti: «Da decenni stiamo aspettando il completamento di una rete stradale che metta in comunicazione la costa con la montagna e le zone montane tra loro attraverso una pedemontana. Il progetto Quadrilatero Marche-Umbria fu approvato dal governo di centrodestra grazie anche all’impegno del viceministro Baldassarri, correva l’anno 2003. Oggi l’opera non e ancora terminata. Dobbiamo ricordare anche il giorno della presentazione del progetto presso la sala Ubaldi di Fabriano quando alcuni esponenti della sinistra contestarono l’opera in quanto contrari alla sua realizzazione. Ora molti di loro contestano la mancata conclusione dei lavori. Abbiamo inoltre una rete ferroviaria che viaggia su un tracciato del 1800 e un aeroporto inesistente. C’è la necessità di un programma turistico che non si fermi solo alle località balneari ma che coinvolga in maniera prevalente i beni culturali ed ambientali dell’entroterra. Occorre creare nuova occupazione incentivando le aziende ad investire nel territorio con sgravi fiscali. Questi ed altri sono i problemi su cui dibattere per il nostro territorio montano che un tempo era uno dei più industrializzati della nazione mentre ora conta più di 6000 disoccupati. Queste – ha sottolineato Stroppa – sono alcune delle priorità del nostro territorio se vogliamo davvero combattere la crisi economica e lo spopolamento delle zone interne. Per ottenere tutto questo bisogna dotare la montagna di tutti i servizi necessari negli ultimi decenni di governi di sinistra abbiamo assistito in silenzio al processo inverso. Il territorio montano e stato privato dei principali servizi a cominciare dalla sanità, nessuno dei nostri figli potrà scrivere nei suoi documenti “nato a Fabriano“, ci hanno tolto il Tribunale, sono a rischio l’Ufficio delle Entrate, l’ufficio Inps, il giudice di Pace, per non parlare dei servizi utili ai cittadini come luce, gas ecc. con concentrazione degli stessi nelle zone costiere. Mentre la sinistra cerca di mantenere le sue poltrone sperando di coalizzarsi con il M5S, cosa che sul piano nazionale si sta dimostrando disastrosa, il centro-destra unito sta lavorando sui programmi.

I cittadini avranno la possibilità di scegliere fra i vari candidati territoriali della coalizione, quindi di decidere chi meglio li può rappresentare in ambito regionale. Siamo alleati e non rivali. Il nostro unico obiettivo è il cambiamento dopo anni di governi di sinistra, questa è la vera democrazia. Basta – ha concluso – è giunto il momento di alzare la testa. Siamo una comunità che conta circa 50.000 abitanti con i comuni limitrofi. Non possiamo essere considerati un territorio di confine, non possiamo cedere ad un asse di potere della sinistra Pesaro, Fano, Senigallia che ha già dimostrato con la precedente amministrazione il disinteresse per i nostri territori. Per questi motivi ho deciso di scendere in campo. Ci metterò la faccia e metterò a disposizione la mia decennale esperienza politica, la disponibilità di tempo 24 ore su 24, la mia ultra trentennale esperienza nella vita associativa della città e l’amore per il territorio».

(d. g.)

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