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Cronaca

Fabriano Palazzina emergenze “Profili”, nuovo scontro Mangialardi – Ciccioli

Non solo Fabriano, perché nel botta e risposta entra in gioco anche la palazzina emergenze dell’ospedale di Senigallia

di Redazione

Fabriano, 3 marzo 2023 – Nuovo duello tra Mangialardi e Ciccioli, ancora una volta al centro dello scontro politico la nuova palazzina emergenze dell’ospedale “Profili”.

Nel duello questa volta entra anche quella dell’ospedale di Senigallia. «Purtroppo temo che le giustificate preoccupazioni della sindaca di Fabriano sui ritardi relativi alla realizzazione della Palazzina per le emergenze accanto all’ospedale Profili resteranno senza risposta. O forse – Così il capogruppo regionale dem Maurizio Mangialardi interviene sui ritardi  riguardanti la realizzazione della Palazzina per le emergenze accanto all’ospedale Profili di Fabriano – più verosimilmente, l’assessore all’Edilizia Baldelli e il capogruppo di Fratelli d’Italia Ciccioli, improvviseranno il solito giro di parole, fatto di promesse e lamentele per tentare di mascherare l’unica verità, e cioè che questa giunta regionale, dopo aver promesso mari e monti in campagna elettorale, non è in grado di dare risposte ai problemi della sanità regionale e, per di più, sta clamorosamente sprecando un’opportunità storica: quella di avere a disposizione non solo i milioni di euro già stanziati dalla precedente Amministrazione regionale, ma anche quelli previsti dal Pnrr per l’edilizia sanitaria».

«D’altra parte – continua Mangialardi la situazione di Fabriano è identica a quella di Senigallia: anche qui, infatti, Baldelli e Ciccioli vanno annunciando da oltre un anno l’imminente avvio dei lavori della Palazzina per le Emergenze, definita dallo stesso Baldelli “un gioiello tecnologico” e per la quale sono previsti ben 16 milioni di euro. Peccato che al momento non sia stato posato neanche un mattone e, a oggi, da quel poco che filtra dagli uffici regionali, pare di capire che la sua realizzazione sia messa fortemente a rischio da problemi di natura tecnica, peraltro già noti da tempo».

«Se l’assessore Baldelli non è in grado di spiegare in maniera convincente il perché di questi ritardi – conclude il capogruppo dem – è arrivato il momento che si assuma la responsabilità di farlo il presidente Acquaroli. Quello che non è più accettabile è che questi progetti, anziché essere realizzati con le risorse già stanziate, continuino a essere solo agitati dalla giunta regionale per distrarre l’opinione pubblica dalla sua incapacità di risolvere i sempre più gravi della sanità marchigiana: dai pronto soccorso ormai al collasso alla drammatica carenza di personale, fino ad arrivare all’allungamento delle liste di attesa che rendono praticamente impossibile ricevere prestazioni a carico del Sistema sanitario regionale. Con la destra al governo ovunque, non ci sono più margini per scaricare le responsabilità sul centrosinistra: dimostrino con i fatti, se ne sono in grado, che le loro promesse elettorali non erano mera propaganda, senza altre scuse e perdite di tempo».

Decisa e dura la replica di Ciccioli.

«Un disco rotto che suona sempre la stessa musica ripetendo bugie su bugie e cercando di difendere l’indifendibile. Le macerie, anche in ambito sanitario, che Mangialardi e soci ci hanno lasciato sono ancora ben visibili, purtroppo. Siamo partiti da sottozero e dopo due anni sono 20 i cantieri attivi in campo sanitario. E molti altri sono pronti a farlo. Le sue esternazioni sono sempre le stesse». Queste le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, in merito alla Palazzina chirurgica dell’ospedale Engles Profili di Fabriano e dell’ospedale di Senigallia.

«Partiamo da Senigallia: è in corso la progettazione, come da cronoprogramma dell’opera; sono state realizzate le indagini geognostiche, geofisiche e geotecniche dell’area dove sorgerà la palazzina; i tempi sono pienamente in linea con le tempistiche programmate. Non è nostra intenzione che si ripeta un affaire come quello relativo al Monoblocco costruito, in parte, su terreni non di proprietà Asur. E per il quale l’ex sindaco Mangialardi tace. Comunque sia, se ne faccia una ragione e si tenga libero perché, come è prassi, sarà invitato all’inaugurazione e taglio del nastro del nuovo edificio a Senigallia. Per quel che riguarda Fabriano, invece, dobbiamo fare i conti con l’eredità della Giunta Ceriscioli che, seppur dopo due anni, continua ancora a creare danni. Infatti, l’appalto è stato portato a termine nell’aprile 2019. Ben 15 mesi prima che Ceriscioli fosse defenestrato, dallo stesso Pd prima ancora che dai marchigiani. Confido nella riflessione seria di Mangialardi: 15 mesi di totale immobilismo. Nello stesso lasso di tempo, non solo abbiamo ripreso in mano questo ennesimo dossier, ma abbiamo anche incrementato il budget dell’opera fino a 20 milioni di euro, adeguandolo ai costi sopraggiunti e rendendo il tutto ancora più funzionale e rispondente alle reali esigenze. Attualmente per il progetto esecutivo è ancora in corso la procedura di verifica in quanto sono state rilevate, da parte dell’organo verificatore, carenze progettuali per sanare le quali l’attuale Amministrazione Regionale ha chiesto ai progettisti diverse integrazioni ad oggi in corso di predisposizione; la precedente Amministrazione Regionale ha individuato fondi per 10 milioni di Euro, mentre il Quadro Tecnico Economico prevede una spesa di circa 20 milioni di Euro: le risorse mancanti verranno reperite essendo già avvenute le necessarie interlocuzioni con l’ufficio speciale per la ricostruzione e, completata la procedura di verifica, si avvierà l’appalto dei lavori la cui durata, da cronoprogramma progettuale, è prevista in 2 anni. Noi non parliamo, facciamo e agiamo. E soprattutto non ci lamentiamo se ci sono ritardi dovuti ai progettisti, selezionati dalla Giunta Ceriscioli, piuttosto che ai prezzi delle materie prime in aumento. Cerchiamo immediatamente una soluzione per innalzare il budget e accelerare sulle integrazioni al progetto esecutivo. Al termine del nostro mandato si vedrà se le opere sono state realizzate o meno. E se, quindi, Mangialardi proseguirà nel suo ennesimo record di non averne azzeccata neppure una. Una striscia aperta da oltre due anni a questa parte e, certamente, non sarà questa Amministrazione regionale – conclude Ciccioli – a volerla interrompere».

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