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Cronaca

FABRIANO PATUANELLI: “NESSUNA APERTURA DA WHIRLPOOL”, RABBIA FIOM

Vertenza Whirpool: nulla di fatto dall’incontro tra governo e vertici italiani della multinazionale. La reazione dei sindacati: 2 ore di sciopero a fine turno

 

FABRIANO, 15 ottobre 2019 – Dopo la manifestazione, l’incontro a palazzo Chigi tra Conte e sindacati, la vertenza Whirpool segna un nuovo incontro, definito “Non positivo” dal Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Una vertenza esplosa dopo la decisione della multinazionale Usa di voler cedere agli svizzeri di Prs lo stabilimento di Napoli.

Presidi, braccia incrociata negli stabilimenti del gruppo e la grande manifestazione dello scorso 4 ottobre (leggi l’articolo) che ha poi portato all’incontro con Giuseppe Conte. Alla manifestazione presente anche una delegazione di lavoratori dello stabilimento di Melano e della sede centrale.

Una vertenza di “gruppo”, perchè come avevano osservato le Rsu fabrianesi lo “scatto” di Whirpool con l’intenzione di cedere lo stabilimento di Napoli rappresentava (e rappresenta) «Un pericoloso precedente se viene messo in discussione il piano industriale, quindi viene messo in discussione il futuro di tutti i siti produttivi».

Roma, oggi

Nella breve dichiarazione fatta dal ministro al termine dell’incontro con i vertici tricolori della multinazionale Usa ha sottolineato che «Non c’è stata nessuna apertura da Whirlpool, che ha proposto come unica soluzione per Napoli la cessione del ramo d’azienda».

Nessun passo avanti quindi, ma addirittura ‘Un salto verso l’ignoto’, come lo ha definito lo stesso ministro

«Se l’intenzione di Whirlpool è quella di fare scelte unilaterali, allora così farà anche il governo – ha tuonato –  questa è una crisi che deve essere trattata dal governo, e nelle prossime ore decideremo i passi da fare. Ritengo che sia giusto coinvolgere tutto il governo». 

Fondamentale quindi per il ministro una riconversione di prodotto e non di azienda, quindi impegno diretto di Whirpool per Patuanelli. «La procedura di cessione di Napoli è unilaterale, e Whirlpool può sospenderla. Trovo surreale che ci si sieda al tavolo col presidente del Consiglio nella stessa posizione di 3 settimane fa al Mise. Il piano industriale firmato nel 2018 deve essere firmato». 

Immediato il commento della Fiom, che ha descritto il comportamento dell’azienda come ‘Irresponsabile’.

Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil ha commentato con durezza l’esito dell’incontro di oggi: «La multinazionale si è presentata davanti al massimo rappresentante del governo italiano con l’arroganza e le scelte unilaterali mostrate in questi ultimi mesi. Il governo ha chiesto anche oggi con fermezza il rispetto dell’accordo del 25 ottobre scorso e l’impegno diretto di Whirlpool nello stabilimento di Napoli.  Per la Fiom la totale chiusura e l’indisponibilità di Whirlpool a cercare soluzioni coerenti con l’accordo mette di fatto a rischio la tenuta del piano industriale e il futuro di oltre 5.000 lavoratori in tutta Italia – si legge nella nota firmata dalla Re David – nelle prossime ore saranno valutate le iniziative di mobilitazione in risposta a questo ulteriore atto unilaterale dell’azienda. Da subito vengono dichiarate unitariamente 2 ore di sciopero alla fine di tutti i turni in tutti gli stabilimenti del gruppo».

Reazione unitaria

Ma arriva dura, e rapida la risposta di Fim, Fiom e Uilm che appena appreso della fumata nera, hanno deciso di dichiarare unitariamente 2 ore di sciopero alla fine di tutti i turni in tutti gli stabilimenti del gruppo.

(s.s.)

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