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Cronaca

FABRIANO Piano Sanitario, oggi sit in di protesta in regione

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

Dalla città della carta un pullman per partecipare al sit in di protesta

 

FABRIANO, 4 febbraio 2020 – Partito intorno alle ore 8.30 il pullman con una delegazione di fabrianesi  in direzione Ancona per un sit in di protesta contro il nuovo piano sanitario regionale.

Gli organizzatori ipotizzano la presenza di circa 200 persone al sit in

L’atto amministrativo della Giunta sarà discusso questa mattina, con la politica regionale e locale che prova a far sentire la sua voce. Il consigliere Dem Giancarli, nel paragrafo dedicato al consolidamento dell’assetto istituzionale ha chiesto di istituire, attraverso una modifica alla legge 13 del 2003, “l’Area Vasta Montana, che inizierà a nord dell’Appennino marchigiano ed attraverserà il territorio di Matelica, fino a comprendere almeno Camerino, con Fabriano come centro di riferimento”.

Sempre Giancarli ha proposto di “di attivare in via sperimentale progetti di integrazione con la Regione Umbria” dopo verifica istituzionale. Tra i nuovi emendamenti a firma Giancarli, anche la proposta di aggiungere nel paragrafo “Assistenza ospedaliera ed emergenza urgenza” l’individuazione come presidio di Primo Livello del Presidio Ospedaliero Unico per l’Area Vasta 2 di Jesi, Senigallia e Fabriano.

A livello locale invece prova ad alzare la voce il segretario PD Francesco Ducoli «Auspico che i consiglieri regionali sappiano dare ascolto alle istanze del nostro territorio, sostenendo le proposte suggerite sia dal Consiglio Comunale di Fabriano, sia dal documento del PD della zona montana. Il nostro territorio merita dignità di fronte alle innumerevoli difficoltà che sta affrontando, e tutti speriamo che dal dibattito consiliare possa emergere la forte necessità di dare riconoscimento e trovare soluzioni ad una problematica (la sanità) che, date le difficoltà viarie, orografiche ed economiche, ci colpisce forse più che in altri comprensori della nostra regione».

(redazione)

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