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Fabriano “Post Prog Moderno”, il nuovo libro di Max Salari

Massimo Max Salari libro progressive

Il libro ha già permesso allo scrittore e critico di Fabriano ci conquistare un nuovo premio “Macchina da scrivere”

di Saverio Spadavecchia

Fabriano, 15 dicembre 2022 – Le note che cambiano, il suono che diventa sempre più moderno ma che non abbandona le radici di un tempo glorioso: Massimo Salari racconta con il suo nuovo libro il post progressive rock moderno.

Lo scrittore e critico musicale fabrianese taglia il traguardo del quarto libro, e ancora una volta centra l’obiettivo raccontando le evoluzioni di una delle musiche più complesse e sfaccettate mai pensate dal genere umano: il progressive rock. 

Post prog moderno arcana massimo salari
La copertina del nuovo libro di Massimo Salari

“Post Prog moderno. L’alba di una nuova era”, questo il titolo del nuovo libro pubblicato da Arcana Edizioni e già vincitore del premio “Macchina da scrivere 2022”, è una ricerca appassionata e precisa in quello che sta scuotendo dall’interno il “genere prog”, una lente di ingrandimento per capire i più piccoli movimenti di un mondo che non ha mai finito di evolversi e mutare pelle.

«Possiamo dire che il  Post Prog Moderno nasce negli anni ’90, con Radiohead, Porcupine Tree e pochi altri – spiega Massimo Salari –  un percorso che cerca di staccarsi dal passato, mantenendo le radici storiche ma puntando a nuove sonorità. Non c’è un giorno preciso in cui possiamo dichiarare la nascita del “post prog”, ma possiamo utilizzare questo termine come spartiacque per riuscire a definire il progressive moderno. Un termine che mi sono permesso di inventare in questo libro, ma che credo riesca a definire con precisione la situazione odierna».

Quarto libro, perché sempre con Arcana Edizioni Massimo Salari ha pubblicato “Rock Progressivo italiano 1980 – 2013”, “Metal Progressive Italiano” e “Neo Prog”. 

«Se dovessi consigliare un paio di ascolti “base” – continua Salari – bisognerebbe ascoltare “Deadwing” dei Porcupine Tree ed il disco prog/acustico degli Opeth “Damnation”. Sono esempi che calzano a pennello con la definizione di Post Prog Moderno. Sono l’ideale per iniziare a conoscere il genere».

Altro punto di grande interesse del libro è la prefazione di Fabio Zuffanti, anima progressive della musica italiana contemporanea, saggista, scrittore e penna raffinatissima di Rolling Stone Italia.

Un rapporto quello con il musicista ligure curato e sviluppato da Salari nel corso degli anni.  «Ci conosciamo da tempo – conclude Salari – dalla pubblicazione del suo primo libro e dalla sua prima incursione a Fabriano per presentarlo. Siamo amici, ma è anche un musicista che incarna lo spirito del post prog moderno a perfezione. Ha tanti progetti che hanno a che fare con questo mutamento moderno,  questo approccio differente anche con tracce cantautoriale. Visto che siamo amici, visto che l’ho citato nel libro…perché non affidargli la prefazione del mio ultimo volume?».

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