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FABRIANO Primo binario, il “Papa Buono” accoglie il Vescovo Massara

Il presule ha benedetto la statua realizzata da un ferroviere, il compianto Renzo Barbarossa

 

FABRIANO, 22 luglio 2020Oggi pomeriggio, al primo binario lato Roma della stazione di Fabriano, alle ore 16, monsignor  Francesco Massara, arcivescovo di Camerino – San Severino Marche e nuovo vescovo di Fabriano – Matelica, per la prima volta ha benedetto la statua di Papa Giovanni XXIII realizzata dal compianto artista Renzo Barbarossa per ricordare il viaggio a Loreto e Assisi del 4 ottobre 1962.

Con il presule, oltre al sacerdote don Marco Strona e la moglie del fautore della scultura, una nutrita delegazione dell’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Fabriano.

«L’incontro di preghiera e raccoglimento – hanno commentato – è stato fortemente voluto dal nuovo Vescovo di Fabriano e Matelica s.e. Francesco Massara di fronte all’immagine di papa Giovanni XXIII per ricordare il Suo viaggio in treno a Loreto e Assisi».

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Monsignor Massara e la moglie dell'artista

Il monumento opera del compianto artista e collega ferroviere Renzo Barbarossa è stato eretto nel 1988. Una frase rimasta nella memoria di tutti i credenti, citata dal Papa Giovanni XXIII una sera a Piazza San Pietro: “quando tornate a casa fate una carezza ai vostri bambini e dite loro: questa è la carezza del Papa”. Toccante espressione ripresa subito dal vescovo Massara, che ha ricordato come il treno non è soltanto un mezzo di trasporto per andare in vacanza, ma un vettore sul quale lavoratori, studenti e passeggeri in genere, oltre alle merci, viaggiano in sicurezza con il vantaggio di non poco conto del rispetto dell’ambiente. Prima della benedizione il Pastore delle diocesi ha fatto recitare ai presenti una Ave Maria, dedicandola alla Madonna della Fiducia, come guida protettiva per i ferrovieri e di tutto il personale che gravita intorno al buon funzionamento della stazione, concludendo con la classica preghiera dedicata ai defunti in ricordo del tanto rimpianto, per la sua prematura scomparsa, Renzo Barbarossa.

(d. g.)

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