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FABRIANO PUNTO NASCITA, DA CERISCIOLI L’APPELLO AL MINISTRO: “SENZA DEROGA SI CHIUDE”

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

“Senza deroga si chiude”

 

Il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli

FABRIANO, 19 luglio 2018Chiede l’intervento del Ministro Giulia Grillo Luca Ceriscioli, vuole che sia la politica nazionale a prendersi la responsabilità di una deroga per mantere “in vita” il punto nascita dell’ospedale Profili di Fabriano.

Una “Due anni fa la Regione ha chiesto al Ministero della Salute la deroga per il punto nascita dell’ospedale di Fabriano. Reparto al quale abbiamo garantito medici, servizi h24 e tecnologie, per dare a mamme e bambini la massima sicurezza. L’unico problema restava quello del numero: 300 parti all’anno sono inferiori ai 500 previsti per legge. Solo per questo aspetto abbiamo chiesto la deroga. Dopo due anni è arrivata la risposta dal Ministero, inaspettata, che anziché darci la deroga ce la nega, mettendo a rischio il punto nascita. Senza questa deroga non è possibile continuare”.

Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli sul punto nascita dell’ospedale di Fabriano

Incalza il Ministro della Salute Ceriscioli, perché “Non ci basta la riposta del direttore generale” chiedendo l’intervento diretto della Grillo. Nell’appello lanciato il Presidente fa pesare il sisma, la crisi ed un territorio spesso difficile perché “Quesi sono i temi se non la numerosità. Quindi aspettiamo di ricevere la risposta del Ministro. La Regione continuerà a tenere aperto il reparto se ci arriverà la deroga, permetteremo ancora a quel territorio di avere un servizio a portata di mano”.

L’allarme

“Se la deroga non dovesse arrivare non avremo altre alternative che chiudere”. Un punto chiaro ribadito ancora dal Presidente, così come l’urgenza di una deroga proveniente dal Ministro in persona.  “Non possiamo dare questa responsabilità agli operatori sanitari della struttura che in questi anni se la sono presa senza una copertura di chi invece ha il dovere di valutare lo stato dei punti nascita e di concedere la deroga quando ce la meritiamo. E noi, l’ospedale di Fabriano e i cittadini di quel territorio ce la meritiamo”.

Uniti per le Marche

Arriva anche dal parlamentino regionale l’appello e l’affondo del gruppo Uniti per le Marche, perché il parare viene considerato “Uno schiaffo per le Marche”.

“Le motivazioni, a sostegno di questa richiesta di deroga della Regione Marche – scrivono –  sono le molteplici problematiche che riguardano il territorio montano sia per le criticità da un punto di vista viario nei collegamenti che per le difficoltà emerse con il recente sisma che hanno determinato la sua inclusione nel cosiddetto cratere. Presenteremo una mozione come Lista Uniti per le Marche per dire no a questo atto così grave per tutta la collettività ed in particolare per tutte le mamme della zona montana del fabrianese”.

Da Roma

Il parare del CPNN postato da Ceriscioli su Facebook

Dalla capitale e da Palazzo Madama arriva l’affondo del Senatore pentastellato fabrianese Sergio Romagnoli. Parte subito alla carica ed osserva, “il Parere  è stato espresso dal Comitato Percorso Nascita Nazionale prima dell’insendiamento del governo in carica. Assurdo dara la colpa al Ministro”.

“Salvare il punto nascita”

“Noi come Movimento 5 Stelle abbiamo subito individuato il problema: Per Ceriscioli la responsabilità è solo il Ministero, ma in realtà il parere arriva da Comitato Percorso Nascita Nazionale e se in altre Regioni hanno già puntato i piedi e tenuto aperti altri punti nascita, io spero che Ceriscioli torni sui suoi passi. Noi siamo contro la politica di smembramento della sanità pubblica – prosegue Romagnoli nel video consegnato ai social network –  in favore di quella privata. Nei nostri ospedali ci sono eccellenze e la politica che ha smembrato la sanità pubblica deve essere fermata. Il punto nascita non deve chiudere. Non bisogna portare pazienti ed operatori all’esasperazione”.

(s.s.)

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