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Cronaca

FABRIANO PUNTO NASCITA, IL TAR NON CONCEDE LA SOSPENSIVA

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

Il Tar fissa, per la trattazione del merito del ricorso, l’udienza pubblica del 22 maggio 2019

 

FABRIANO, 8 marzo 2019Il Tar ha comunicato la sua decisione: niente sospensiva. Una decisione resa nota con atto ufficiale nella giornata di oggi.

Nei giorni scorsi il comune (con l’intervento ad adiuvandum del Comune di Sassoferrato e Comune di Genga) aveva presentato una richiesta di sospensiva per un punto nascita che  ha “stoppato” le attività il 20 febbraio.    Successivo allo stop un percorso di Fax, telefonate e tre ospedali da contattare da parte delle future mamme. Senigallia e Jesi per le Marche e Gubbio per l’Umbria tra le possibili destinazioni a disposizione delle partorienti.

L’udienza di mercoledì e l’attesa

Nella giornata di mercoldì a sostegno della richiesta poi rigettata,  il sit-in organizzato dal Coordinamento Cittadino per la salvaguardia dell’ospedale Profili ed organizzato per “Difendere il nostro punto nascita, per il bene di una meravigliosa realtà che dobbiamo tutelare ad ogni costo”. Si sono ritrovati per far sentire la loro voce, a pochi passi dall’ingresso della sede del Tar, per dire “No allo spopolamento del territorio” e per chiedere il mantenimento in vita del punto nascita.

Cartelli in mostra e la determinazione nel difendere quel #D451, l’identificativo/codice di chi è nato città della carta.

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Il sit in di mercoledì

La Decisione del Tar

“Ritenuto che le questioni prospettate meritino di essere approfondite in sede di esame del merito del ricorso, per la cui trattazione, avuto riguardo alla natura della controversia e degli interessi coinvolti, si rende opportuno fissare sin da ora la pubblica udienza del 22 maggio 2019. Ritenuto che non sussistano i presupposti per la concessione, nelle more, dell’invocata tutela cautelare, sia perché la trattazione del merito è imminente, sia perché, nonostante la chiusura del punto nascita, sembrano essere state adeguatamente predisposte, da parte degli enti sanitari regionali competenti, tutte le dovute cautele per la gestione, in sicurezza, delle eventuali emergenze. Ritenuto altresì opportuno acquisire una circostanziata relazione (corredata dai documenti ritenuti utili, ove gli stessi non siano già stati depositati) contenente ulteriori chiarimenti in ordine alla lamentata violazione dell’art. 17 bis del DL n. 8 del 2017″

Ricorso

Fissata dal Tar la data per la trattazione del merito del ricorso: l’udienza pubblica del 22 maggio 2019.

Prima del ricorso anche la possibile rimodulazione ipotizzata dallo stesso Ministro (leggi l’articolo), che si è assunta l’impegno di rivedere entro il prossimo 31 marzo i “numeri” dell’accordo” spostando il parametro minimo per il mantenimento della struttura a 350 parti e non più 500.

(s.s.)

 

 

 

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