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FABRIANO QUADRILATERO: RITIRATA LA PROCEDURA DI MOBILITÀ PER I LAVORATORI

La decisione dopo l’incontro di questa mattina in regione

 

FABRIANO, 19 novembre 2018 – Ritiratata da Astaldi la procedura di mobilità per i lavoratori a rischio impegnati nel completamento del progetto Quadrilatero. Questo lo sviluppo più importante per i lavoratori impegnati sul versante marchigiano.

All’incontro hanno partecipato i veritici Astaldi (che ricordiamo in profonda crisi, tanto che recentemente ha presentato domanda per il concordato in continuità aziendale), l’Assessore regionale al Lavoro Bravi, sindacati ed i vertici del personale Astaldi.

L’azienda ha fatto sapere però di aver richiesto la cassa integrazione per 11 siti produttivi italiani, tra di loro anche quello del progetto quadrilatero. “Un modo per mettere in sicurezza tutti i lavoratori di tutti i cantieri d’Italia”, hanno osservato le sigle sindacali.

Ripresa dei lavori

Con lo sblocco dei finaziamenti da parte del CIPE si procederà poi alla ripresa dei lavori una volta completato tutto l’iter burocratico, hanno spiegato i rappresentanti del contractor italiano durante l’incontro in Regione.

Senza però comunicare una data precisa.

I sindacati

Una vicenda nata a giugno 2018, e conclusa nella tarda mattinata di oggi.  Guardano con soddisfazione le sigle sindacali all’accordo siglato in regione questa mattina. “Una vittoria unitaria del sindacato”, osservano e parlano di moderato ottimismo per quanto riguarda la ripresa dei lavori con organico completo e con tutte le figure professionali necessarie per riprendere il progetto.

“Arteria vitale”, come più volte ricordato e ribadito dalle sigle sindacali. Una strada necessaria per evitare l’isolamento del fabrianese (e delle realtà produttive che insistono sul territorio) dalla Regione, dall’Italia e dal mondo.

Positivo  – secondo Filca, Feneal e Fillea – il “Congelamento dei licenziamenti, una cassa integrazione a 12 mesi  ed una eventuale mobilità volontaria che si dovrebbe aprire a partire dalle prossime settimane”.

Il commento della Regione

“L’azienda – ha comunicato l’assessore al Lavoro Loretta Bravi al termine della riunione – ha richiesto la cassa integrazione per 11 siti produttivi su tutto il territorio nazionale e ha quindi ritirato la procedura di mobilità per i 59 lavoratori impiegati nelle Marche. Per quanto riguarda i lavori sulle strade, il Cipe ha approvato, il 25 ottobre scorso, la perizia della variante 6 della SS76 ultimo tratto in relazione all’ Asse viario Marche – Umbria e Quadrilatero Maxilotto 2 ed il progetto definitivo del 3° e 4° stralcio della Pedemontana delle Marche”.

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