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Cronaca

FABRIANO Riapertura turistica Fabriano-Pergola, i dubbi di Olindo Stroppa

Reale portata turistica e dubbi sulla sostenibilità economica del progetto: questi i nodi da sciogliere secondo il consigliere comunale di Forza Italia

FABRIANO, 26 luglio 2021 – L’annunciata riapertura della tratta ferroviaria Fabriano – Pergola per scopi turistici (leggi l’articolo) ha animato la politica locale. Molte la valutazione positive, ma c’è anche chi ha espresso dubbi e perplessità.

Tra questi il consigliere comunale fabrianese di Forza Italia Olindo Stroppa, che con un post sui social network ha espresso i suoi dubbi.

«Vale la pena impiegare milioni di euro per una tratta ferroviaria destinata a pochi treni turistici mensili? Vorrò vedere nei mesi invernali quanti turisti faranno un viaggio in treno a scopo turistico che dura una intera giornata – osserva Stroppa – certamente tutto ciò avrebbe un senso se disponessimo di infrastrutture moderne nel nostro territorio».

«La realtà è diversa secondo il mio modesto pensiero in questo momento sarebbe più produttivo e utile alle aziende completare la strada pedemontana che unisce Fabriano a Cagli che creerebbe un asse stradale che unirebbe in maniera veloce tutte le zone montane appenniniche con la costa e con la A14 grazie al completamento della strada Flaminia, la SS76 della Ss77. Realizzando la pedemontana – prosegue il consigliere di Forza Italia – potremmo avere un rapido collegamento utile per aziende dell’entroterra e per uno sviluppo turistico delle zone montane. Se tutto questo venisse realizzato allora si potrebbe pensare ad una ferrovia turistica Fabriano Pergola».

«Secondo me oggi l’emergenza che ha la zona montana è quella di creare vie di comunicazione rapide che consentano rapidi spostamenti per le merci e che tolgano le aziende dall’ attuale isolamento in cui versano. Sicuramente non saranno i 200 turisti ogni 15 giorni che giungeranno in treno a risolvere i problemi economici del nostro territorio. Vorrei sbagliarmi ma il rischio è di investire soldi pubblici per un’opera che nel giro di pochi anni rimarrà abbandonata come lo è oggi la vecchia ferrovia, in quanto i costi di manutenzione di una tratta ferroviaria richiederà un investimento economico che difficilmente potrà essere sostenuto».

(Redazione)

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