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Cronaca

FABRIANO RIEMERGE IL PERICOLO CHIUSURA PER IL PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

Timore per il reparto

 

FABRIANO, 1 febbraio 2019 – La notizia esplosa nel primo pomeriggio di ieri comunicata dal Presidente Ceriscioli ha squassato le speranze dei fabrianesi, che fino a pochi giorni fa immaginavano un futuro diverso per il punto nascite del “Profili” dopo l’apertura della Ministra Grillo.

“Il ministero ha chiesto di chiudere il punto nascita dell’ospedale Profili”.  Solo pochi giorni fa però, si parlava di “Tempi maturi per la rimodulazione dei punti nascite”; quindi l’Accordo Stato-Regioni (a cui è legato anche il numero minimo di parti per punto nascita) poteva essere ripensato.

Una speranza ricacciata indietro dalla comunicazione del Presidente Ceriscioli, che segnerebbe nella sua nota stampa il destino del Punto Nascita: “Gradualmente i parti da Fabriano andranno verso altre strutture su scelta della donna. Su Fabriano rimarrà l’attività di gestione pre e post parto, quella ginecologica e l’assistenza pediatrica specialistica”.

Da Fabriano

Dopo l’iniziale sconcerto, il Sindaco ha iniziato a dialogare con Roma (Ministero ed esponenti pentastellati e presidente della commissione sanità del senato) per poi comunicare su Facebook che “Il documento citato nel comunicato del Presidente, è stato redatto ed inviato dal Comitato Percorso Nascite Nazionale, quindi non dal Ministero. Spero che questo possa consentire di avere margini di manovra prima di prendere decisioni affrettate”.

“Nessuno ha letto il documento”

Poi, ancora una precisazione, squisitamente politica: “Ho appena parlato con il segretario particolare della Ministra Grillo. La Ministra non è stata mai informata dell’invio del documento da parte del Comitato, che è un organo tecnico e non esprime pareri vincolanti”.

Dall’ospedale: “Reparto attivo e tutto esaurito”

Un reparto che nella tarda serata di ieri era ancora stupito dalla notizia, poi il Sindaco, dopo le 19 di ieri a colloquio con gli operatori del reparto ostetricia. “Erano sorpresi, ma sono consapevoli del loro buon lavoro”.

E poi difende reparto ed ospedale: “Un reparto non può essere chiuso da un giorno all’altro e quindi aspettiamo di avere maggiori notizie su quelle che sono le tempistiche ipotizzate e nel frattempo lavoreremo per fare in modo che il ministro intervenga per bloccare e rivedere la decisione presa dal comitato percorso nascite”.

“Continuiamo a tenerci in contatto Roma per poter dare quanto prima eventuali positive novità – conclude Santarelli – ma fa riflettere, non lo nego, le tempistiche con le quali il comitato percorso nascita ha inviato la comunicazione alla regione a pochi giorni dalla dichiarazione della Ministra Grillo con cui affermava di voler rivedere i contenuti di accordo stato regioni e quindi ridiscutere i parametri sentire la funzionalità dei punti nascita delle aree a livello orografico disagiate come la nostra”.

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