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Cronaca

FABRIANO «Ripristino dei servizi sanitari», appello ad Acquaroli e Saltamartini

«Acquaroli dimostri di avere a cuore le istanze del territorio montano e pedemontano»

FABRIANO, 16 marzo 2021 – Una lettera per raccontare disagio e timori firmata dai sindaci, vescovo ed associazioni: il territorio chiede il ripristino dei servizi sanitari.

Una lettera inviata al presidente della regione Marche Acquaroli ed al suo assessore alla sanità Filippo Saltamartini per ribadire il «Lento ma progressivo impoverimento dell’ospedale che sta perdendo pezzi e quindi possibilità di offrire servizi».

Senologia, punto nascita, pediatria e laboratorio analisi: questi i nodi descritti dai firmatari (sindaci di Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico, Azione Cattolica Italiana diocesi di Fabriano, Associazione battaglia punto nascita e ospedale, Associazione Fabriano Progressista, Unione montana Esino – Frasassi e Diocesi) , che ricordano anche la carenza di organico come uno dei problemi più difficili da affrontare.

«Anche gli ospedali dei comuni vicini sono stati ridimensionati o si stanno impoverendo, e citiamo il reparto ortopedia di Camerino ma – proseguono i firmatari – il disagio diventa ancora maggiore quando a perdere i servizi è l’ospedale del Comune capofila che è un riferimento per un’area ampia di territorio marchigiano. Anni fa fu stipulato un accordo tra la Regione e il Comune di Sassoferrato, che accettò la riconversione del proprio ospedale in Ospedale di Comunità, a patto che l’Ospedale di riferimento di Fabriano non subisse tagli in futuro. Tale accordo, purtroppo, è stato disatteso».

Ospedale di Fabriano come ospedale di territorio, capace di andare “oltre” l’ambito 10 ed arrivare a Matelica e Castelraimondo, con un appello che non dimentica le difficolta della SS76 e delle pedemontane con la conseguente “migrazione” delle nascite fuori regione. «Assessore Saltamartini, come ex sindaco di Cingoli, può ben capire la situazione visto è molto più facile raggiungere Jesi e non Macerata».

E poi ancora, l’appello ad Acquaroli per avere una risposta alle tante paure e richieste: «Dimostri di avere a cuore le istanze del territorio montano e pedemontano, Le chiediamo un segno chiaro della volontà di perseguire la riapertura della Pediatria dell’Ospedale di Fabriano con presidio h24».

«In vista dell’ormai prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal comune di Fabriano – concludono i firmatari – le chiediamo di valutare la possibilità e l’opportunità di giungere ad una decisione, ad un accordo politico sull’applicazione di quanto previsto dalla normativa speciale sul sisma per la riapertura e mantenimento del punto nascita e pediatria, e questo indipendentemente dall’esito del pronunciamento. Questo sì che dimostrerebbe una reale volontà politica di cambiare le cose e porre rimedio alla situazione di disagio che si è venuta a creare per le scelte delle passate amministrazioni regionali».

(Redazione)

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