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Cronaca

FABRIANO RITORNO VOLONTARIO ASSISTITO: PRESENTATO IL PROGRAMMA

RVA. Acronimo di Ritorno Volontario Assistito

FABRIANO, 27 febbraio 2018 – Presentato presso il centro Culturale Islamico della Misericordia, alla presenza del presidente Abdelkader Mekri , di Marco Burini e Matteo Simone, Regional Cousellor  dello OIM per la Regione Marche e dei rappresentanti delle Associazioni di volontariato cittadine, tra i quali il direttore della Caritas Diocesana, Don Marco Strona.

Ritorno spontaneo, volontario di chi decide di effettuare il rientro autonomo nei Paesi terzi di provenienza

Un pacchetto completo di assistenza finanziaria e organizzativa messo a punto da OIM (fondata nel 1951 con sede a Ginevra, composta da 156 Stati Membri e 10 osservatori, dal settembre 2016 è affiliata alle Nazioni Unite ed è presente nel mondo con oltre 480 uffici e 2600 progetti attivi) che ha mandato di gestire i movimenti migratori nella convinzione che “una migrazione ordinata e dignitosa sia di beneficio ai migranti e alle società che li accoglie”.

 I principali settori di Azione dell’OIM in Italia interessano la migrazione e lavoro, il contrasto alla tratta di esseri umani, la Cooperazione tecnica, la migrazione sviluppo. “Ritorno volontario e assistenza umanitaria, beneficio per i migranti che garantisce la salvaguardia dei diritti e della dignità del migrante contro i ritorni forzati. Assicura, entro certi limiti, un’assistenza finanziaria e una tempistica per la preparazione al ritorno, oltre al sostegno logistico e organizzativo in tutte le fasi del ritorno, tutto questo evitando lo stigma del ritorno forzato e le conseguenti ripercussioni negative nel reinserimento e elemento di non poco importanza promuove la sostenibilità del ritorno” hanno spiegato gli organizzatori dell’incontro.

Cosa offre il Ritorno Volontario Assistito

Counselling pre-partenza. Organizzazione del viaggio e assistenza aeroportuale. Assistenza al rilascio dei documenti di viaggio presso i rispettivi consolati di origine. Assistenza aeroportuale da Roma (e in transito) ed erogazione di un pocket money pari a EUR 400 a persona. Assistenza medica e non medica Contributo alla reintegrazione in beni e servizi da erogare ai beneficiari nei paesi di origine, pari a € 2000 per singolo o capo famiglia, € 1000 per familiare adulto, € 600 per familiare minore. Monitoraggio (da tre a 6 mesi) sull’arrivo e reintegrazione nel paese di origine.

In questo contesto i dati rappresentano bene la portata del progetto che nel 2017 ha assistito 460 persone, tramite il fondo nazionale e 326 con il programma Ristart. Le richieste presentate con il fondo nazionale sono state 1129 con Ristart 574: la discrepanza di queste ultime cifre numeri va decifrata nel fatto che molte richieste sono state evase, altre sono in corso e altre ancora vanno iscritte alla rinuncia dell’interessato. Altro elemento statistico concerne le prime cinque nazionalità che si sono giovate dell’iniziativa: Nigeria, Bangladesh, Perù, Ghana e Senegal, oltre al fatto che è già ripartito il programma 2018 riservato a 1500 cittadini di paesi terzi in Italia in stato di regolarità o irregolarità, compresi vittime di tratta, casi vulnerabili, indigenti.

Le regioni da cui sono pervenute maggiori richieste sono il Lazio (dove la maggior parte delle segnalazioni provengono dalla stessa sede OIM), la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Liguria mentre i numeri della migrazione, dicono che a livello globale si stima che 15 milioni di persone si muovono verso un paese diverso da quello di cui sono cittadini; 6 milioni migranti economici; 4 milioni di studenti; 2 milioni di ricongiungimenti familiari e 3 milioni di profughi.

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