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Cronaca

FABRIANO Scuola “Marco Polo”, duello tra FdI e Sindaco

Duro botta e risposta tra Fratelli d’Italia e primo cittadino: accuse reciproge e toni sempre alti dello scrontro politico

FABRIANO, 4 settembre – 2021 – Il trasferimento degli alunni della “Marco Polo” all’interno delle aule del “Morea” continua a generare tensione all’interno della politica cittadina.

Lo scorso giovedì (2 settembre) si è svolto all’interno del teatro “Don Bosco” l’incontro pubblico convocato da “La Scuola Siamo Noi”, e come prevedibile è divampata la polemica. Ad attaccare Sindaco ed Amministrazione è stata Fratelli d’Italia, che ha fatto pesare (tra le altre cose) l’assenza del primo cittadino invitato all’incontro.

«L’invito a partecipare era aperto a tutti ed ovviamente anche noi abbiamo voluto partecipare – spiegano gli esponenti fabrianesi di Fratelli d’Italia – l’attesa era tutta nell’arrivo del Sindaco Gabriele Santarelli  il quale nonostante l’invito a partecipare, ha deciso di disertare la riunione senza neanche degnarsi di giustificarla. La sedia a lui riservata è rimasta vuota. Il Sindaco fugge dalle proprie responsabilità e fugge dalle domande e dalle questioni poste dai genitori dimostrando ancora una volta incapacità e mancanza di rispetto».

«Molte problematiche sono emerse e molte le domande poste dai genitori – ancora Fratelli d’Italia – ma quello che a nostro avviso più grave è che il Comune non ha pensato minimamente, o quantomeno non ha dato nessuna informazione, al problema dell’utilizzo della navetta dei ragazzi disabili che frequentano le Marco Polo. Si doveva parlare anche del futuro della scuola. Su questo punto non si è potuto aprire il dibattito in quanto dopo la decisione di bloccare i lavori non si capisce quale strada voglia seguire il Sindaco per ridare la scuola alla città. Ragazzi e genitori abbandonati, forse le risposte dovranno leggerle nel prossimo post che il Sindaco farà su Facebook?».

«Le risposte cercheremo di darle con i fatti – la secca replica di Santarelli – da quando abbiamo dovuto chiudere la scuola è stata una corsa contro il tempo per individuare una sede alternativa per far iniziare le lezioni in presenza e per offrire un livello di servizi soddisfacenti da migliorare poi man mano nel tempo. Una corsa fatta lavorando a testa bassa senza lasciare niente al caso, mentre intorno chi è interessato solo a fare di ogni cosa una questione di tifo politico ha occupato il proprio tempo a creare tensioni e preoccupazioni».

«Vergognoso che ogni volta per alzare i toni si debbano strumentalizzare le persone in maggiore difficoltà e mi riferisco al riferimento ai ragazzini disabili – incalza Santarelli – Non mi sono mai negato a nessuno ma non sono così sprovveduto da partecipare a incontri come questi che sono delle vere e proprie trappole dove nemmeno la Dirigente scolastica ha ritenuto opportuno partecipare. Sono quotidiani i contatti con i Dirigenti Scolastici delle due scuole interessate e tutti gli uffici stanno lavorando per fare in modo che l’anno scolastico possa iniziare nelle migliori condizioni possibili. Questa è la terza scuola che abbiamo dovuto chiudere e dislocare altrove e potrebbe non essere l’ultima. Purtroppo paghiamo lo scotto di avere un patrimonio immobiliare scolastico vecchio e il fatto di aver deciso di dare priorità a questo tema piuttosto che ad altro senza voltarci dall’altra parte e fare finta di niente Ma sono convinto che fosse la cosa giusta da fare. Ora abbiamo di fronte a noi una settimana per preparare tutto al meglio, ci saranno sicuramente disagi che le emergenze inevitabilmente si portano dietro e aggiustamenti da fare in corsa».

(Redazione)

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