Cronaca
FABRIANO SFIDUCIA, I GRILLINI BLINDANO LA TOBALDI
20 Febbraio 2019
La maggioranza pentastellata fa pesare i suoi numeri
FABRIANO, 20 febbraio 2019 – 15 voti contrari ed 8 favorevoli: il civico consesso fabrianese respinge la mozione di sfiducia nei confronti della presidente del consiglio Giuseppina Tobaldi. Una votazione arrivata nella tardissima serata di ieri, al termine di un consiglio comunale che non ha risparmiato polemiche tra maggioranza e minoranze.
Subito a colpire la presenza della Presidente del Consiglio Comunale Giuseppina Tobaldi tra i cittadini, sostituita dalla consigliera Stefania Santarelli.
Una sfiducia motivata da una serie di osservazioni, compresa anche la tanto contestata interpellanza, non inserita all’interno dell’ordine del giorno secondo i Consiglieri di minoranza “Con l’assurda motivazione che alla stessa era stata fornita risposta, per il tramite di un social network, da parte del Sindaco”.
Colpo di scena
Ma ecco che e sorpresa, per un errore tecnico, ecco che la controversa interpellanza ha trovato teatro a Palazzo del Podestà, con l’impossibilità di toglierla dalla discussione nonostante una modifica dell’ultimo minuto.
Sfiducia?
Verso la fine dei lavori, prima della votazione, un documento scritto dalla presidente e letto dalla consigliera Santarelli: una difesa appassionata, che ha respinto punto per punto le motivazioni addotte dalle minoranze.
“Per quanto riguarda l’interpellanza non accettata, ricordo che era stata scritta a penna e ricordo che la forma è anche sostanza. È stato un errore quello di non ricordare che l’argomento dell’interpellanza, il mantenimento degli uffici del giudice di pace, era già stato discusso dal Sindaco in sede di consiglio proprio lo scorso 18 dicembre 2018″.
Per quanto riguarda la tanto contestata “spiegazione tramite social media”, la Tobaldi ha ribadito la posizione dello scorso 29 gennaio: “Non faccio fatica a fare mea culpa, ma non penso che chi mi abbia attaccato possa essere esente dalla ‘colpa’ di aver usato anche lui i social dalla stessa responsabilità”.
Al termine dello scrutinio la conferma: la maggioranza pentastallata respinge, e “blinda” la Tobaldi.
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