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Cronaca

FABRIANO Sostegni per imprenditori, previsto incontro tra Cna ed Amministrazione

Romagnoli: «Occorre stanziare al più presto fondi e finanziamenti alle imprese del nostro territorio»

FABRIANO, 22 marzo 2021 – Previsto per questa settimana l’incontro tra Cna ed amministrazione comunale. Obbiettivo della organizzazione di rappresentanza lo sblocco e “trasformazione” di parte del capitolo di avanzo di amministrazione in contributi per le aziende colpite dalla crisi pandemica in atto.

A rendere ancora più urgenti questi interventi è anche la presa di posizione della CNA nazionale che ha evidenziato diverse criticità nel decreto sostegni presentato dal Governo lo scorso venerdì. La Confederazione stima che, con l’attuale soglia del 30%, i ristori andranno a meno di quattro imprese su dieci con perdita di ricavi e coloro che hanno riscontrato un calo di fatturato pari o inferiori al 29% non avranno diritto ad alcun contributo.

Altro tema da affrontare sarà quello relativo alla programmazione di interventi ed iniziative che possano supportare la fase di ripartenza.

«Occorre stanziare al più presto fondi e finanziamenti alle imprese del nostro territorio, al tempo stesso non si può prescindere da una diminuzione del peso dei contributi locali – osserva con preoccupazione Maurizio Romagnoli, presidente della sezione locale della Cna – penso in particolare alla TARI. Le risorse disponibili ci sono, il tessuto imprenditoriale fabrianese ha sostenuto sacrifici enormi dall’inizio della pandemia, le Istituzioni devono ora passare dalle parole i fatti, c’è un grandissimo bisogno di fiducia reciproca in questo particolare momento storico».

La nota di Cna prosegue, ed osserva che il ricorso al credito delle attività locali è fermo al palo. La flessione registrata del 2020 al cospetto di un mercato, soprattutto interno, decisamente asfittico sta mettendo in forte tensione la liquidità corrente delle nostre aziende.

Tanti i nodi da sciogliere per Cna, uno di questi è quello dell’occupazione del territorio: «Sostanziale stagnazione degli occupati, come noto “drogata” dal blocco dei licenziamenti, che entro fine anno potrebbero presentare il conto, la cui portata potrebbe essere particolarmente pesante proprio per l’area montana».

C’è poi il saldo tra nuove aperture e chiusure e quello legato alla programmazione di interventi ed iniziative che possano supportare la fase di ripartenza.

«Cna – si conclude la nota – è già operativa con la somministrazione ai commercianti di un questionario relativo alla digitalizzazione del commercio nell’ambito dell’iniziativa “vicini e connessi” volta a stimolare nel comparto l’utilizzo di ulteriori canali e tecniche di vendita, particolarmente utili in tempi di restrizioni alla circolazione delle persone. Sarà affrontato anche la questione della valorizzazione e promozione del territorio dell’area montana, argomento imprescindibile per generare nuovo slancio nell’economia locale segnata da anni di crisi economica».

(Redazione)

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