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FABRIANO STANDARD & POOR’S RIDUCE IL RATING DI ASTALDI A “D”

“Situazione attuale di Astaldi al pari di un default”

 

FABRIANO, 3 ottobre 2018 – Standard & Poor’s e Fitch tagliano il rating di Astaldi. Nelle due prime giornata di ottobre doppio colpo da parte delle agenzie di rating per il general contractor italiano impegnato in lavori infrastrutturali in Italia ed all’estero. Raddoppio della SS76 e quindi il completamento del progetto Quadrilatero compreso.

Nelle Marche

Ricordiamo che nei prossimo giorni – il 17 ottobre – ci sarà un nuovo incontro presso la sede della Regione Marche , nuova data limite per evitare i 48 licenziamenti della procedura collettiva aperta da Astaldi nei mesi scorsi. Convocazione arrivata una manciata di giorni prima dalla manifestazione dei lavoratori che hanno bloccalo la SS 76 all’altezza dello svincolo di Valtreara. Mobilitazione per chiedere la riunione del Cipe ed il conseguente sblocco dei finanziameti per cercare di dare ossigeno ai lavori legati al completamento del progetto Quadrilatero.

Sembre nella giornata della manifestazione l’annuncio della parlamentare pentastellata Terzoni: “Riunione preparatoria del Cipe l’11 ottobre, poi dopo 2, 3 giorni la riunione propriamente detta”.

1 ottobre

Il terzo ponte sul Bosforo

Solo un paio di giorni fa l’agenzia di rating Fitch Ratings Inc. ha ridotto il rating di Astaldi S.p.A. a ‘C’ da ‘CCC-’, rimuovendo il “Rating Watch Evolving”.

La decisione di Fitch riflette la decisione di Astaldi di presentare domanda di concordato preventivo in continuità aziendale annunciata dalla Società il 28 Settembre 2018, e assunta in considerazione del protrarsi della procedura di vendita della sua partecipazione nella Concessione per il Terzo Ponte sul Bosforo, in Turchia.

Nel tagliare il rating di Astaldi Fitch sottolineava che poiché l’aumento di capitale aveva come condizione proprio questa vendita, Astaldi ha annunciato di non ritenere più perseguibile il pre-esistente Piano 2018-2022 e che, in aggiunta, i ritardi registrati nell’avvio di alcuni contratti, e di conseguenza nell’incasso di alcuni anticipi contrattuali, hanno portato l’azienda ad attivare questo sistema di protezione.

2 ottobre, il colpo di Standard & Poor’s.

Nella giornata di ieri S&P ha ridotto il rating di Astaldi S.p.A. e delle sue senior unsecured note a ‘D’ (default) da ‘CCC-’.

L’azione di S&P segue la decisione di Astaldi di presentare domanda di concordato preventivo “con riserva”, annunciata il 28 Settembre 2018. S&P valuta la situazione attuale di Astaldi al pari di un default poiché la richiesta di concordato preventivo con riserva  implica la sospensione dei pagamenti rivenienti da tutti gli impegni in essere, salvo autorizzazione del tribunale, durante il periodo del concordato.

La borsa

Nel frattempo la situazione del titolo a Piazza Affari è critica. Nella giornata di ieri lo stop di Borsa Italiana alle vendite senza limitazioni di prezzo, non ha portato i frutti sperati. Solo nella giornata di ieri il titolo ha perso il 28,13% del suo valore, arrivando a 0,41 euro. Giovedì scorso il titolo valuva 1,14 euro. In una manciata di sedute bruciato il 64% del valore.

Prima mattina di rimbalzo, con il titolo cresciuto (alle ore 10.30) del 19,51% (0,49 €)

Il futuro

Nella nota diffusa da Astaldi lo scorso 28 settembre però, veniva ribadito che “La Società continuerà ad operare in regime di continuità aziendale proseguendo, tra l’altro, nell’esecuzione dei contratti pubblici in corso e partecipando, nei modi consentiti dalla vigente legislazione, a nuove gare”.

Restano però ora da capire gli sviluppi a livello economico e societario del doppio taglio di rating e delle tensioni a Piazza Affari con relativa perdita di valore del titolo.

(s.s.)

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