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Cronaca

FABRIANO STROPPA, “UNIRE I TERRITORI, L’ENTROTERRA NON DEVE MORIRE”

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

FABRIANO, 19 maggio 2019 – “Ennesima beffa per il nostro territorio, il consiglio di stato boccia il ricorso per la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Fabriano rimandando la decisione al TAR, praticamente il gioco del rimpiattino”.  Questa l’amara considerazione fatta dal Consigliere Comunale di Forza Italia Olindo Stroppa dopo il parere del Consiglio di Stato.

Olindo Stroppa, al centro, durante un consiglio comunale

“I cittadini della montagna hanno gli stessi diritti di quelli della costa”

Parte all’attacco il Consigliere Comunale di Forza Italia Olindo Stroppa e ricorda che “Il nostro ospedale viene smembrato, non è accettabile che una comunità di oltre 7.000 pazienti in età pediatrica non abbia un servizio pediatrico ospedaliero H24, ricordo che la mancanza del punto nascite non comporta di conseguenza la chiusura della pediatria, casomai è il contrario”.

Un processo di abbandono accelerato? Secondo Stroppa è forse quello che vuole qualcuno, perché “Se vengono a mancare anche i servizi non facciamo altro che accelerare questo processo, ma significherebbe un impoverimento della intera Regione sia dal punto di vista economico ma soprattutto culturale”.

E poi ricorda l’incontro dei sindacati dello scorso  venerdì (leggi l’articolo) Stroppa lanciando ancora l’allarme dei possibili accorpamenti dei alcuni reparti durante le ferie estive: “Nei prossimi giorni probabilmente assisteremo ad accorpamenti di reparti per far fronte ai turni delle ferie estive, si rischia che poi questi accorpamenti diventino permanenti in quanto il nostro nosocomio è in carenza di personale sia medico che paramedico, costringendo gli operatori ad estenuanti turni di lavoro”.

Una voce carica di rabbia quella del forzista che sottolinea ancora “Ci hanno tolto il Tribunale, per avere l’ufficio INPS, l’Agenzia delle Entrate, il Giudice di Pace. Ormai siamo alla frutta dobbiamo alzare la testa e cominciare a farci sentire. Se continua cosi il nostro ospedale diventerà un ospedale di secondo ordine e per qualsiasi cosa dovremmo recarci altrove con grandi disagi per i pazienti e famiglie”

Ecco quindi l’idea di “collaborare” con un territorio più grande, transregionale: “Chiedo di unire le forze con tutti i Comuni montani che vanno dal Pesarese al Maceratese, costituiamo una forte Comunità Appenninica per difendere i nostri territori cercando anche collaborazioni con i Comuni Umbri confinanti”.

(s.s.)

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