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Cronaca

FABRIANO “TERRITORIO E DIOCESI HANNO BISOGNO DI STABILITÀ”

L’Azione Cattolica diocesana offre collaborazione e ringrazia per la nomina di Monsignor Massara in qualità di Amministratore Apostolico, ma chiede anche garanzie per il territorio

 

Il nuovo amministratore apostolico della diocesi Monsignor Francesco Massara

FABIANO, 30 luglio 209 – Dopo l’addio di Monsignor Russo, anche in qualità di Amministratore Apostolico e la conseguente nomina del Vescovo della diocesi di Camerino – San Severino Marche Francesco Massara al suo posto (leggi l’articolo).

In questo momento però, c’è il benvenuto dell’Azione Cattolica diocesana, che offre immediatamente collaborazione al nuovo Amministratore Apostolico mettensodi a disposizione per una “Proficua collaborazione”.

Un messeggio arrivato dopo quello di Monsignor Massara, “Vengo a voi con gioia anche se non con poche preoccupazioni. La responsabilità a me affidata esattamente ad un anno dalla mia nomina episcopale è talmente alta ed impegnativa che, per non venir meno ai miei doveri di padre e pastore, occorrerà trovare nuovi ritmi di vita, ma soprattutto tempi e modi per essere vicino a tutti e ciascuno con premurosa attenzione ed ascolto fecondo, in modo da poter essere, fin quando il Signore vorrà, pastore secondo il suo cuore”.

I nodi da sciogliere

“Non possiamo però non manifestare preoccupazione, o quanto meno attenzione vigile, alle esigenze di un territorio già fortemente provato da crisi occupazionale – osservano dalla presidenza dell’Azione Cattolica Diocesana – impoverimento dei servizi, difficoltà infrastrutturali, spopolamento, aumento preoccupante della spesa nel gioco d’azzardo e che ha visto, nell’arco di appena tre anni, la nomina di un nuovo vescovo e di due amministratori apostolici”.

Una fase delicata quindi, con un territorio che necessita di una “Stabilità anche dal punto di vista della comunità ecclesiale, credente ed educante, che passi tra le varie anche attraverso la nomina di un pastore che sia messo nella condizione di avere tempo e modo di conoscerne la realtà con le sue peculiarità, i punti di forza, le fragilità e le ferite da sanare”.

Analisi che si chiude con un appello, quello di poter avere risposte in tempi brevi di “Una soluzione definitiva che possa tener conto anche del parere e dell’esperienza di tanti sacerdoti e laici che quotidianamente vivono il territorio”.

(s.s.)

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