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Cronaca

FABRIANO TONNO E CRACKER? L’ASSESSORE: “IN MENSA NESSUN BAMBINO SENZA IL PASTO”

Le rette del servizio mensa registrano un 15 per cento di famiglie morose, in questi casi si ricorre al fondo per le povertà  

 

 

FABRIANO, 13 aprile 2019 – “A Fabriano nessun bambino rimane senza pasto” così risponde l’assessore Simona Lupini quando le si chiede come vengano gestite le famiglie morose, cioè che non pagano regolarmente il servizio della mensa. “Nessun bambino viene escluso o rimane a tonno e cracker” continua, riferendosi al recente episodio avvenuto a Verona.

Sono 1200 i bambini iscritti alle mense nel comune di Fabriano, di cui il 15% delle famiglie sono morose – dato che varia a seconda dei periodi e degli anni. In linea di massima vengono inviati dei solleciti a queste famiglie fino a due anni, dopodiché la pratica arriva alla Agenzia delle Entrate.

Quello che fa il servizio sociale è studiare i casi di morosità prolungata e soprattutto le cause, per vedere se si può intervenire su queste con un aiuto. “Il non pagare è chiaramente solo la punta di un iceberg per una famiglia. Laddove ci sia il bisogno di un aiuto economico, il servizio sociale studia il modo di farlo grazie anche al fondo per le povertà che abbiamo istituito un anno e mezzo fa, con la collaborazione dell’Ambito. Grazie a questo, alcune famiglie hanno ricominciato a pagare e la situazione si è risolta. Vediamo come andrà col reddito di cittadinanza.”

Si trova il modo, quindi, di lasciare il pasto ai piccoli e dare il tempo al servizio sociale di prendere in carico la famiglia, laddove la morosità sia molto prolungata. Gli iscritti alla mensa seguono il flusso del calo di iscrizioni a scuola: soprattutto quando uno dei due genitori perde il lavoro o la famiglia si trova in difficoltà economica, si tende a rinunciare al servizio, anche nel caso in cui il bambino faccia il tempo pieno.

Questo è un fenomeno che passa in sordina ma che l’assessore ai Servizi alla Persona ha notato in molte famiglie che soffrono un disagio socio economico. “Secondo me il mancato pagamento del bollettino della mensa è un segnale, quasi un grido di aiuto di queste famiglie” conclude “anche per quelle che non si rivolgono al servizio sociale, magari per imbarazzo. Si tratta sicuramente di un fenomeno da studiare.”

(redazione)

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