Segui QdM Notizie
;

Cronaca

FABRIANO TOPI IN OSPEDALE, L’ASUR: «NESSUN REPARTO INTERESSATO. INTRAPRESE MISURE STRAORDINARIE»

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

La direzione precisa di aver proceduto ad una bonifica radicale dell’area del sotterraneo interessato e di quella sovrastante esterna all’edificio attraverso specifici prodotti.

FABRIANO, 17 agosto 2019 – «In merito alla problematica relativa alla presenza di ratti in Ospedale (leggi l’articolo) nessun allarmismo è giustificato». La precisazione dell’Asur che prosegue: «Gli avvistamenti dei topi (1 o 2?) sono avvenuti in area perimetralmente circoscritta al piano seminterrato e gli interventi di deratizzazione sono stati tempestivamente effettuati a partire già dal giorno di ferragosto per poi proseguire nei giorni successivi, con ulteriori monitoraggi a seguire».

Aavuta notizia di avvistamento da parte di un operatore del CSM (centri di Salute Mentale)  nella tarda mattinata del 14 agosto, la DMO (direzione medica ospedaliera) ha immediatamente contattato la ditta che ha in esternalizzazione gli interventi di disinfestazione. «Nella giornata di ferragosto, con procedura d’urgenza, è intervenuta la ditta che opera presso la ex ZT5 con effettuazione immediata di un primo intervento di deratizzazione con relativo sopralluogo in presenza del Direttore Ospedaliero che si è personalmente recato ad illustrare le aree interessate».

L’intervento è iniziato alle ore 15 e si è protratto fino alle ore 17 con il posizionamento di esche specifiche per ambienti confinati e relativo sopralluogo per studiare possibili vie di fuga o pertugi di accesso. L’intervento è poi proseguito in data 16 agosto, e continuerà nelle giornate a seguire, in quanto si è richiesta una vera e propria bonifica dell’area interessata, qualora necessaria, con ispezione anche delle controsoffittature, dei cavedi e dei vani tecnici. «Si ribadisce comunque che la problematica è relativa solamente ad un’area perimetralmente limitata e confinata, adibita a servizi di supporto e sita al piano -1 seminterrato e lontano da aree a maggior criticità igienico sanitaria. E’ pur vero che in tale area insistono gli spogliatoi centralizzati della maggior parte del personale dipendente, che, di fatto ha avuto modo di constatare la sgradevole presenza del topo e se ne comprende quindi il disagio. Negli ultimi 8 anni, da quando cioè l’area è stata realizzata, nessun episodio analogo si è mai verificato. Pur comprendendo il disagio degli operatori, accadimenti di tal genere possono avvenire e a prescindere dal fatto che si tratti di un singolo roditore intruso o più di uno (visto anche l’ubicazione dei locali le cui finestre con griglia aggettano all’altezza del piano stradale)».

L’Asur precisa quindi di aver proceduto ad una bonifica radicale dell’area del sotterraneo interessato e di quella sovrastante esterna all’edificio attraverso specifici prodotti posizionati esternamente nelle zone del giardino circostanti e all’altezza del piano stradale. «Nessun altro ambiente è stato interessato e il fenomeno è circoscritto e limitato. Inoltre vengono effettuati routinariamente interventi di monitoraggio preventivi dei dispositivi di cattura posizionati secondo capitolato all’esterno e all’occorrenza all’interno dell’edificio – si legge in una nota dell’Asur – Le misure straordinarie intraprese per l’episodio segnalato, e che forse eccessivo clamore e allarmismo hanno generato nell’opinione pubblica, proseguiranno fino ad una completa bonifica (se necessaria) di tutte le aree limitrofe e saranno affiancati da interventi di natura tecnico/manutentiva di porte, guarnizioni, griglie o quant’altro possa impedire l’accesso degli “sgraditi ospiti” dall’esterno».

Il monitoraggio è sempre costante e non sono affatto interessati reparti o servizi sanitari che sono
tutti a distanza e a livelli superiori rispetto all’area di avvistamento. Non si esclude che la problematica possa essere di recente insorgenza per infiltrazione di roditori dall’esterno per ecosistemi modificati nel perimetro ospedaliero, come descritto da vari media che oltretutto riportano infatti maggiori avvistamenti in tutta la città, causa anche le recenti elevate temperature registrate. «In conclusione, nessun allarmismo, tempestività di intervento (già avvenuto), monitoraggio continuo, bonifica e ispezioni radicali dell’area circoscritta e se necessario interventi tecnici ulteriori di prevenzione delle infestazioni di natura tecnico/manutentiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News