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Cronaca

FABRIANO TRAFFICO ILLEGALE DI CLANDESTINI, LA MENTE NELLA “CITTÀ DELLA CARTA”

FABRIANO, 8 giugno 2016 – Ammonta a 650 mila euro il danno alle casse dello Stato procurato dall’organizzazione che gestiva un traffico di false assunzioni e falsi permessi di soggiorno con base a Fabriano, sgominata dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza. A capo del gruppo criminale c’erano un consulente del lavoro di Fabriano, e un uomo e una donna con vari precedenti, tutti e tre arrestati su ordine del Gip di Ancona. L’operazione, denominata Easy Job, è stata il frutto di una lunga attività di indagine partita a causa di un flusso anomalo di extracomunitari che, per rinnovare o ottenere il proprio permesso di soggiorno, presentavano al Commissariato fabrianese buste paga emesse sempre dalle stesse poche aziende. Contemporaneamente, su segnalazione dell’Inps, la Guardia di finanza indagava su un altrettanto insolito flusso di richieste di indennità di disoccupazione provenienti da cittadini, extracomunitari e non, assunti solo poco tempo prima e sempre dalle stesse aziende. Sono tre le persone arrestate, tre italiani, e 400 gli indagati, per lo più immigrati dal Marocco e dalla Tunisia, ma anche dalla Macedonia, che ha sgominato un’organizzazione per delinquere composta da 13 persone finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Stando alle indagini, coordinate dalla procura di Ancona, l’organizzazione avrebbe procurato falsi contratti di lavoro – indispensabili per ottenere il permesso di soggiorno – a decine di migranti in arrivo dal Nord Africa. Nell’inchiesta sono coinvolte una decina di aziende di varie città, da Modena a Brescia, da Savona a Lecce, quasi tutte non attive.

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