Segui QdM Notizie
;

Eventi

FABRIANO Un film per parlare di Alzheimer

L’incontro è continuato con la visione del film “The Father”, nel quale vengono presentati molto bene tutti gli aspetti della malattia

FABRIANO, 27 marzo 2022Si è tenuto ieri, sabato 26 marzo alle ore 15,30 presso l’Oratorio Carlo Acutis, l’incontro organizzato da Attivamente Alzheimer insieme con Ambito 10 per la sensibilizzazione a questa malattia. L’icontro prevedeva una presentazione svolta dalla psicologa dott.sa Martina Pecci, con il quale si faceva luce sui punti fondamentali al riconoscimento della malattia, fin dalle prima avvisaglie, seguita dalla visione del film “The Father”.

«Sappiamo anzitutto che l’Alzheimer è una malattia degenerativa, e quindi spesso si pensa al suo processo di deterioramento che non si può arrestare – ha spiegato la dott.sa Martina Pecci – il primo segno chiave è la perdita della memoria, che in base allo stadio della malattia può essere più o meno impattante. Col passare del tempo i sintomi si acuiscono tanto da interferire con le normali funzioni sociali».

L’incontro è continuato con la visione del film “The Father”, nel quale vengono presentati molto bene tutti gli aspetti della malattia: l’assunzione da parte del paziente di comportamenti inusuali, bizzarri, un funzionamento diverso dal solito, come le emozioni più intense, che portano i familiari e chi è vicino al paziente a non riconoscerlo più.

Tra le presenze, quella di Cinzia Cimarra, presidente dell’associazione Attivamente Alzheimer, e il direttore sanitario Asur, dott. Massimiliano Biondi.

«Sono particolarmente lieto di presenziare a nome dell’azienda per questa iniziativa, l’Asur è stata e sarà sempre vicina ai pazienti affetti da Alzhaimer, in quanto ha sempre avvertito la sua multidimensionalità a livello sociale e cognitivo – è intervenuto il dott. Biondi – ho sempre appoggiato il modo in cui Cinzia Cimarra ha approcciato a questo tema, senza cadere in facili e inopportuni demagogismi, dando a questi incontri una veste origunale, come nl caso di oggi».

Sara Marinucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News