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FABRIANO UN PRESIDIO A DIFESA DEL REPARTO DI PEDIATRIA

 

FABRIANO, 26 maggio 2018 – “Un reparto in sofferenza”. Questa l’estrema sintesi della situazione attuale del reparto di pediatria del “Profili”. A sostenerlo l’Associazione Fabriano Progressista, che ha chiamato a raccolta forze politiche e cittadinanza per difendere un reparto e l’ospedale nella sua interezza.

“Siamo ancora in una situazione di emergenza”

Forte la precoccupazione espressa dal Consigliere di Fabriano Progressista Vinicio Arteconi. “Abbiamo invitato tutti per cercare di scongiurare la chiusura di pediatria. Una chiusura che potrebbe arrivare il prossimo 31 maggio e che porterà inevitabilmente alla chiusura del punto nascita. Mantenimento dei posti di lavoro, mantenimento del livello dei servizi. “Mancano anche 14 infermiere e 3 operatori socio sanitari. Manca personale e quindi anche le ferie sono a rischio. In pediatria è rimasto solo un pediatra e la copertura dei turni è garantita fino al 30 maggio. Un problema che riguarderà tutto l’ospedale perché se dovessero arrivare dei bambini al pronto soccorso e non si sarà più un pediatra, i bambini dovranno andare in altra struttura”.

E poi il Coordinamento, che ancora una volta ha ribadito che “L’attenzione è alta soprattutto in merito all’imminenre futuro del reparto di pediatria, oltre che dell’intera struttura. Ricordiamo che Fabriano rischia concretamente di perdere un reparto fondamentale per la cura dei nostri figli. Una città senza servizi sanitari, ed ancora sotto scacco a causa della crisi economica ed occupazionale è una città che procede ulteriormente verso il declino”.

Allarme ribadito anche dal primo cittadino, che ha posto l’accento sul rischio che la situazione che sta attualmente vivendo pediatria possa essere l’anticamera per una chiusura del reparto di ostetricia. “Pediatria è critico perché il personale deve far carico del lavoro proveniente da ostretricia. Dove non sono riusciti a passare per la porta cercano forse di passare per la finestra?”. Torna sulla legge 145 Santarelli e torna sui rischi della privatizzazione della sanità. “Per chi non la conoscesse è una legge che porterebbe all’utilizzo da parte di medici privati delle strutture pubbliche. Noi in consiglio comunale porteremo una mozione per chiedere la sospensione delle 145 e la faremo votare con chi orrà starci. La 145 è il passaggio che a livello nazionale e regionale apre alla privatizzazione della sanità”.

Presenti anche i Sindacati, che in un comunicato hanno ribadito il sostegno al presidio, che hanno accusanto la Regione di una “Politica disattenta, che pensa di risolvere i problemi con la privatizzazione dei servizi e nel mentre sta creando una carenza negli organici e le assunzioni non vengono programmate in maniera puntuale anche in funzione dei pensionamenti. Triste vedere che dopo le promesse elettorali si debba registrare una compromissione di diritti e delle conquiste sociali”-

Il monito del Vescovo emerito Vecerrica

Ancora una volta a fianco dei manifestanti il Vescovo emerito Monsignor Giancarlo Vecerrica, che ha ascoltato le parole preoccupate di chi teme per il destino del “Profili”. Forte il richiamo al legame con il territorio, ribadito dallo stesso Vescovo. “Ho scelto di rimanere a Fabriano perché amo questo territorio. Chi non lo ama è egoista. Mi farò portavoce delle vostre preoccupazioni al prossimo pellegrinaggio Macerata Loreto”.

Rasoiate al PD

Non sono mancate le critiche al Partito Democratico, assente alla manifestazione e bersaglio di critiche da parte del Consigliere di opposizione Vincenzo Scattolini e dal coordinamento del Carroccio cittadino. “Noi siamo qua come cittadini – hanno spiegato dalla Lega – la sanità non ha un colore politico, ma abbiamo perso tempo quando non venne discussa una mozione poi rimandata in commissione che chiedeva di impegnare il sindaco a difendere i livelli del nostro ospedale. Una stessa mozione portata in consiglio regionale dal nostro capogruppo, e declinata per la Val Misa, è stata votata all’unanimità dal consiglio regionale. Abbiamo perso tempo, purtroppo. Vorrei che il nostro Sindaco battesse i pugni sul tavolo dove più conta”.

“La colpa di questa situazione è di chi tira le fila in Regione, e chi tira le fila oggi qui a questo presido non c’è”. Senza mai nominarlo direttamente, il Consigliere Scattolini attacca frontalmente il Partito Democratico. “A loro evidentemente non interessa il futuro di Fabriano. Abbiamo perso tanto negli ultimi anni, tra perdita di uffici e lavoro. Da Ancona hanno depredato Fabrian. Hanno portato via tutto e vorrebbero ora portar via l’ospedale. Dobbiamo fare tutto da soli e lo faremo. Dobbiamo essere uniti”.

Presenti anche il Comitato Sveglia Fabrianesi, Potere al Popolo e la Rete regionale per la sanità pubblica Marche, che hanno anche loro difeso l’attività del “Profili” come ospedale centrale per una comunità che va oltre le valli e che diventa punto di riferimento per la comunità montana tutta.

Energy Bikers a sostegno

Improvvisa è stato l’arrivo di un gruppo di motociclisti che hanno iniziato a comporre un cartellone mentre erano in corso gli interventi. “La sanità non si mercifica”. Questo il messaggio composto dal gruppetto di bikers arrivato per sostenere il presidio.

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