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FABRIANO Una città che sa stupire, le sue “voci” in Regione al femminile

Mentre nella passata legislatura non c’erano rappresentanti della zona montana, il motivo di orgoglio è avere in Consiglio regionale due donne   

FABRIANO, 22 settembre 2020Chiara Biondi (Lega Salvini Marche), in maggioranza e Simona Lupini (Movimento 5 Stelle), in minoranza: sono le due neo elette consigliere Regionali della nostra città.

Un risultato più che soddisfacente per il comprensorio montano che nella legislatura Ceriscioli, non aveva nessun rappresentante in un consesso amministrativo così importante dove ora queste due professioniste, giovani e preparate, dovranno significare e supplire a cinque anni durante i quali la comunità della montagna è stata spesso dimenticata o gli stessi suoi abitanti considerati una popolazione di serie B.

Sin dall’inizio della campagna elettorale che ho sempre seguito in prima persona per dare voce e visibilità a tutti i nostri competitor ed ho sempre elogiato l’intero novero di candidati fabrianesi che hanno voluto metterci la faccia, auspicando, fuori da ogni fazione politica di appartenenza, di poter portare negli scranni della Regione il maggior numero di consiglieri possibile, pertanto il risultato può essere considerato soddisfacente.

Oggi più di ieri, quindi, formulando le più vive congratulazioni per il risultato raggiunto e senza dimenticare gli altri competitori che hanno ricevuto performance consensi molto interessanti, rivolgo a Chiara Biondi e Simona Lupini, un augurio di buon lavoro per portare a termine, seguendole da vicino, le opere della Quadrilatero; recuperare la disastrosa situazione occupazionale muovendo dal recupero di una realtà imprenditoriale ridotta; ridare nuova linfa organica e strutturale all’Ospedale “Profili”; tenere la barra dritta, senza tentennamenti e puntando sulla sburocratizzazione della Ricostruzione, straordinaria occasione di rilancio del nostro tessuto economico che avrà certamente positivi riflessi sulla società e mi riferisco appunto al lavoro, alla famiglia, allo spirito di comunità.

Daniele Gattucci

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