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Cronaca

FABRIANO UNA DATA PER DISCUTERE IL RICORSO DEL COMUNE

FABRIANO, 25 febbraio 2019 – Ci sarebbe una data per la discussione del ricorso presentato dal comune per chiedere la sospensiva alla chiusura del punto nascita della città della carta: 6 marzo.

Una decisione che arriva con molta probabilità dalla “sostanza” del ricorso presentato pochi giorni fa, con la probabile richiesta di una pronuncia immediata da parte della Presidente sull’istanza di sospensiva senza attendere la fissazione della data di discussione della stessa.

Quindi nel ricorso la probabile richiesta di prendere una decisione immediata senza sentire l’altra parte per ragione di urgenza eccezionali, ovvero un ricorso per chiedere al giudice l’emissione di un provvedimento senza l’instaurazione del contraddittorio (inaudita altera parte) così da fronteggiare situazioni in cui il trascorrere del tempo cagionerebbe un danno al diritto per il quale si chiede tutela.

Questo per dare forza al ricorso e per sottolineare l’estrema urgenza della situazione legata al punto nascita. Il Tar ha però deciso di sentire l’altra parte, e quindi di fissare una data per discutere il “cuore” del ricorso.

“Orizzonte 6 marzo”

Nel frattempo però, prima del decreto della Presidente del Tar, era arrivata la sferzata polemica da parte di Santarelli che ha così condannato: “Abbiamo saputo che l’ASUR e la Regione Marche si sono costituite contro il nostro ricorso al TAR con richiesta di sospensiva che abbiamo depositato nella giornata di martedì scorso – ha scritto su Facebook  il primo cittadino – Ora, ognuno è libero di fare le scelte che più sono ritenute opportune, ma questo cozza con quanto dichiarato in tutte queste settimane. Costituirsi contro il ricorso non è un atto dovuto, ASUR e Regione avrebbero potuto, e dovuto a mio avviso, soprassedere se è vero quanto hanno sempre affermato e cioè che la loro è stata una scelta obbligata dalla quale non potevano sottrarsi. Se è vero che la decisione è stata dettata non da qualche volontà ma dall’esito delle valutazioni degli organi tecnici del Ministero avrebbero potuto e dovuto evitare di costituirsi e fare il tifo per la sospensiva”.

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