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Cronaca

FABRIANO VENETO BANCA, SI TEME UNA RICADUTA OCCUPAZIONALE: A RISCHIO 200 POSTI DI LAVORO

FABRIANO, 24 giugno 2016 – Dopo l’enorme perdita di soldi, cresce il rischio di una forte ecatombe occupazionale. Con l’ingresso del Fondo Atlante in Veneto Banca il futuro si tinge sempre più a tinte fosche per il risparmio fabrianese. Si teme, infatti, per le ricadute occupazionali dei circa 450 dipendenti della sede ex Carifac. C’è chi scommette che presto potrebbero scendere a poco meno di 200 unità. Senza considerare il forte rischio di razionalizzazione anche per quel che riguarda la presenza delle agenzie e degli sportelli nel territorio. Continua ad assomigliare sempre più ad un buco nero la situazione legata a Veneto Banca. Il fondo Atlante subentrato agli attuali soci che hanno preferito non sottoscrivere, per la stragrande maggioranza dei casi, il famoso aumento di capitale da un miliardo di euro, potrebbe non riservare alcun sconto per il fabrianese. Il conteggio, seppur non perfettamente analitico, è da profondo rosso. I circa 3mila azionisti ex Carifac – siano essi persone fisiche, piccole realtà imprenditoriali e, appunto, Fondazione – si ritrovano in mano carta straccia visto il valore delle azioni è precipitato a 0,10 centesimi di euro ad azione. Complessivamente sono oltre 200milioni di euro bruciati. La sola Fondazione Carifac ha perso, in termini di patrimonializzazione, la bellezza di 22 milioni di euro. “In pratica – conferma il presidente Marco Ottaviani – è stata azzerata la nostra partecipazione e l’erogazione di contributi ne risentirà, non potendo superare i 500mila euro annui. E conclude: “Stiamo valutando ulteriori azioni”. L’attenzione, intanto, si sposta anche sui dipendenti della sede centrale ex Carifac, circa 450, che potrebbero scendere di oltre il 50%, con conseguente razionalizzazione anche delle filiali e delle agenzie presenti, in gran numero, in questo territorio.

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