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Cronaca

FABRIANO VIDEO VIOLENTO CONDIVISO ONLINE: L’EX IMAM FORNISCE LA SUA VERSIONE

Rompe il silenzio l’ex imam del centro culturale islamico (attivo dal 2003 al 2015) Mustapha El Qandyly, e con un messaggio su facebook cerca di spiegare le sue ragioni in merito al video condiviso alcuni giorni fa

FABRIANO 4 febbraio 2018 – Ancora una volta social network, questa volta però per entrare nello specifico del video pubblicato pochi giorni fa, cercando di dare una spiegazione e la sua versione dei fatti. Parole quelle dell’ex Imam Mustapha El Qandyly che cercano di spegnere le polemiche nate dopo un articolo apparso su www.ilgiornale.it  e che in quel video vedeva “violenza jihadista”.

Immediata la polemica tra Carroccio e Primo Cittadino

Stilettate poi tra Lega e Gabriele Santarelli, con accuse reciproche prima delle parole del responsabile del centro islamico “la misericordia” di via Cavallotti, responsabile regionale di cristiani in moschea, Mekri Abdelkader a condannare le immagini condivise e ricordare il bisogno di dialogo ed integrazione.

Dopo un paio di giorni di polemiche ecco arrivare il messaggio di Qandyly: “Basta morti, basta violenza, basta sangue. Vogliamo svegliarci la mattina e goderci la bellezza del mondo in cui viviamo, vogliamo crescere i nostri figli lontano dalla violenza e dal terrore”. Questo il cardine del suo intervento, che aggiunge che “Il video racconta della guerra tra Israele e Palestina, questo video non l’ho pubblicato io ma solo condiviso, in quanto è un video di pubblico dominio.
Il fatto che l’abbia condiviso è stato nella speranza che tutti lo capiscano come l’ho capito io”.

“Purtroppo alcune persone hanno voluto interpretarlo nel modo sbagliato – prosegue – Per fare un esempio, se una persona pubblica un video di persone che muoiono di fame non vuol dire che inneggia alla fame nel mondo, bensì il contrario, se una persona condivide sul suo profilo Social immagini di violenza sugli animali, non vuol dire che è a favore, ma che ha a cuore gli animali e la loro salvaguardia”.

Conclude così El Qandyly, ricordando anche le manifestazioni pro-integrazione e contro la violenza a cui a preso parte insieme alla comunità fabrianese: “Vogliamo svegliarci la mattina e goderci la bellezza del mondo in cui viviamo, vogliamo crescere i nostri figli lontano dalla violenza e dal terrore. Questo è quello che volevo intendere con la condivisione del video, non il contrario. La mia presa di parte ed il mio pensiero sono noti a moltissima gente nella comunità fabrianese e fuori”.

-immagine di copertina dal post di risposta citato nell’articolo-

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