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Cronaca

Fabriano Vinicio Arteconi: «Sit in all’ospedale per uscire dalla montagna di serie B»

Il medico candidato sindaco boccia il bando su pediatria: «Col tempo determinato? Se il bando non andrà deserto, gli specialisti scapperanno dopo pochi mesi»

Fabriano, 16 maggio 2022Dopo la partenza davanti ai cancelli della ex ARDO, Vinicio Arteconi rilancia con un sit-in davanti all’Ospedale di Fabriano. «Siamo tornati qui perchè purtroppo, in 5 anni, lo smantellamento del nostro ospedale non si è fermato: abbiamo continuato a combattere con i comitati di cittadini, perché la situazione è grave –  spiega il candidato sindaco  – Non c’è modo di mandare in ferie il personale senza accorpare i reparti: questo perchè i contratti attivati per il COVID non saranno rinnovati».

Arteconi denuncia anche l’esplodere delle liste d’attesa: «che vengono ampiamente disattese. Non c’è il minimo rispetto della distinzione tra prestazioni urgenti da eseguire entro 72 ore, e quelle programmate da fare entro 120 giorni. Verrà fatto un bando a tempo determinato? Una toppa elettorale peggiore del buco. Finora i concorsi a tempo determinato, in Area Vasta 2, sono andati deserti, oppure i vincitori sono scappati dopo qualche mese. I medici non si spostano in reparti senza futuro, nemmeno se glielo chiede Chiara Biondi con un post accorato».

«Senza la garanzia del diritto alla salute – prosegue –  ci sarà la fuga definitiva dalla città. Un sindaco non può assumere gli infermieri, ma può mobilitare la città a fianco dei comitati, perché la lotta paga. E poi può cercare comunque soluzioni: ad esempio, coinvolgiamo la facoltà di Medicina in progetti che portino nel nostro ospedale gli specializzandi».

Arteconi conclude all’attacco: «Mi dicono che vado fuori di tema, che di queste cose un sindaco non deve occuparsene, ci penserà la filiera istituzionale. Abbiamo visto i grandi risultati di queste filiere: il PD regionale ancora rivendica con orgoglio la chiusura del Punto Nascita, nell’imbarazzo del PD di Fabriano che deve difenderlo in silenzio. I 5 Stelle hanno espresso sindaco e parlamentari, hanno avuto il Ministro della Salute e hanno ottenuto esattamente zero. Il centrodestra è rimasto in silenzio per due anni, poi ha dovuto inventarsi un cerotto per sostenere la campagna elettorale della finta lista civica leghista. La filiera istituzionale è un handicap pazzesco, obbliga a fare le pedine di giochi politici altrui: io sarò un sindaco libero e con una visione a 360 gradi del ruolo che la Sanità ha nello sviluppo di una città. Ci mobiliteremo insieme ai cittadini, e vinceremo, perché le lotte pagano. Anche perché usciremo dai confini della città».

Un progetto ambizioso per Arteconi «Da Cagli a Camerino, hanno i nostri stessi problemi: abbiamo proposto un’Area Vasta Montana, quella che è stata ribattezzata “Stati Generali della Montagna. Noi porteremo in dote anche l’integrazione socio-sanitaria prevista dal PNRR e le sale operatorie anti-sismiche. Uniti, avremo la forza contrattuale per chiedere alla regione una riarticolazione dei servizi: l’obiettivo è far uscire la sanità montana dalla serie B, altrimenti questi territori non avranno futuro».

(Redazione)

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