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Cronaca

FABRIANO WHIRLPOOL, DI MAIO PRONTO A REVOCARE 15 MILIONI DI INCENTIVI STATALI

FABRIANO 11 giugno 2019 – “Whirlpool non ha tenuto fede ai patti.  L’azienda che aveva firmato un accordo lo scorso ottobre con il passare dei mesi si è rimangiata la parola dichiarando di voler chiudere lo stabilimento di Napoli. Nel pomeriggio firmerò una direttiva ministeriale per revocare 15 milioni di incentivi statali. In Italia bisogna farsi rispettare, non si può tenere atteggiamento contrario ai patti, così vediamo se Whirlpool viene a più miti consigli”.

Così il Vicepremier e Ministro per lo sviluppo economico Luigi di Maio durante una intervista ad Rtl 102.5 , con una posizione ribattuta immediatamente dai parlamentari pentastellati fabrianesi Terzoni e Romagnoli.

“Sono mesi che monitoriamo con estrema attenzione il comportamento dell’azienda Whirlpool rispetto agli accordi presi con il Mise – commentano così i parlamentari del Movimento 5 Stelle Terzoni e Romagnoli accogliendo con favore la decisione presa dal capo politico e ministro 5 stelle – dialoghiamo costantemente con i dipendenti del nostro territorio, ed abbiamo notizie di quelle che possiamo chiamare anomalie da parte dell’azienda americana da diversto tempo. Lo abbiamo segnalato subito al Ministero, ed abbiamo continuato a controllare e verificare. Con la chiusura dello stabilimento di Napoli, abbiamo la goccia che fa traboccare il vaso: non c’è più tempo per le parole, servono i fatti”.

“Chi non rispetta la parola data e con firme al ministero deve essere sanzionato”, commentano duramente i parlamentari fabrianesi. Che auspicano l’immediato cambiamento di atteggiamento da parte di Whirlpool.

Questa la replica della multinazionale Usa: “Con rammarico prende atto della dichiarazione rilasciata questa mattina a radio Rtl dal ministro Luigi Di Maio, di voler revocare gli incentivi concessi e di bloccare il pagamento su quelli richiesti, pur non avendo l’azienda mai proceduto ad alcuna disdetta dell’accordo siglato”. Azienda che ribadisce ancora una volta la centralità dell’Italia con la conseguentà volontà espressa di proseguire e lavorare verso una soluzione condivisa.

Convocato per domani pomeriggio un tavolo al Mise dopo quello della settimana scorsa (leggi l’articolo), dove ci sarà nuovamente il confronto tra multinazionale, parti sociali e Ministero.

(redazione)

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