Falconara
Falconara Arturo Ridoni, 100 anni e non sentirli: il campione di biliardo sfida il tempo
Il centenario stupisce con la sua energia: vive da solo, cucina, viaggia e gioca a stecca con la precisione di un giovane, festa speciale per celebrarlo alla bocciofila chiaravallese
19 Novembre 2024
Falconara – Arturo tira ancora garuffe e ottavine con la maestria di un veterano e il braccio preciso e forte di un giovane.
Vive a Villanova da solo, da quando è venuta a mancare la moglie, è nato a Chiaravalle e ha una mente lucida e sveglia. Ha guidato la sua adorata Fiat Idea fino a un anno fa, quando una dottoressa severa ma giusta, non gli ha rinnovato la patente nonostante Arturo si sia messo di traverso e abbia fatto di tutto per continuare a guidare.
Arturo Ridoni è un fenomeno che ha compiuto 100 anni ma ne dimostra 30 di meno. Non ha mai festeggiato i suoi compleanni ma quest’anno è diverso perché alla bocciofila chiaravallese, dove Arturo trascorre diversi pomeriggi giocando a biliardo a stecca, hanno deciso di celebrarlo come si deve e per lui venerdì prossimo organizzeranno una gran festa.
Intanto è stato premiato dal presidente regionale della Federazione biliardo, Simone Cardelli, dal presidente provinciale Fabrizio La Rocca, con targhe e applausi. Insieme a lui gli amici che condividono la stessa passione, tra cui Daniele Fusco.
«Ho cambiato 16 lavori – dice orgoglioso il neo centenario – ho studiato all’Avviamento, ero un tecnico di disegno industriale: ho lavorato al Savoia Marchetti di Jesi dove costruivamo aerei, poi con le Ferrovie, visto che sapevo scrivere e leggere l’alfabeto morse al telegrafo. Sono stato anche a Torino, in Calabria come tecnico di impianti oleari, fino ad essere occupato al Cantiere Navale di Ancona, prima di raggiungere la pensione».
Arturo Ridoni è davvero un fenomeno, come testimonia la figlia Liviana, 71enne titolare della Bottega Veneziana a Falconara dove vende pelletteria e calzature.
«A 100 anni ci si arriva – dice Liviana – ma non nelle condizioni di mio padre. E’ unico. Non ha mai avuto malattie, è pieno di vita, da sempre trascorre a Folgarida i mesi di luglio e agosto, nello stesso albergo, nella stessa camera. E’ sempre pronto a partire e viaggiare. Dentro casa proprio non ci sta. Va a Chiaravalle a giocare a biliardo e lo accompagnano gli amici o col taxi. Vive da solo: lava, cucina, pulisce, ama preparare 5 o 6 tipi di sugo, la polenta, l’osso buco, è una buona forchetta».
«Ama recarsi nei ristoranti di qualità, ha sempre amato il bello, è sempre vestito elegantemente, è preciso e pulitissimo. Tifa pee la Juventus ma il calcio lo segue in tv mentre a biliardo ha sempre giocato, vincendo gare anche con avversari più giovani di lui».
Il Dna è speciale, è uno che pensa sempre positivo, mai angosciato, mai teso o nervoso. Qual è il segreto di tanta, lucida, longevità?.
«Certamente un Dna speciale e poi il suo carattere: è sempre positivo, non l’ho mai visto nervoso o ansioso».
© riproduzione riservata