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FALCONARA Baby vandali, il Sindaco: «I ragazzi vanno responsabilizzati»

L‘episodio della capanna di legno data alle fiamme al Parco Unicef lo scorso 23 agosto: «Anche le famiglie e le istituzioni devono fare la loro parte»

FALCONARA, 1 settembre 2021 – Nulla trapela, come è comprensibile, sull’identità dei due minorenni accusati di aver appiccato il fuoco ad una capanna di legno nel pomeriggio del 23 agosto al parco Unicef, in via Volta nei pressi dell’Hotel Touring.

L’episodio è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona e la materia è di quelle molto delicate. I due ragazzi sono di Falconara e, secondo le pochissime informazioni trapelate, appartengono a famiglie che non versano in particolari situazioni di disagio o difficoltà.

Il sindaco Stefania Signorini già ieri aveva affidato ai social la sua preoccupazione e le sue riflessioni sull’episodio, anche in virtù del fatto che, oltre ad essere il Sindaco della città, Stefania Signorini è la dirigente scolastica dell’apprezzato istituto di istruzione superiore Cambi-Serrani che è frequentato da ben 850 studenti.

stefania signorini
Il sindaco Stefania Signorini

Ora il Sindaco torna sull’argomento che molto le sta a cuore anche in qualità di educatrice e di preside.

«L’episodio avvenuto la settimana scorsa nella nostra città è grave. I ragazzi devono essere responsabilizzati – sottolinea – ma anche gli adulti e le istituzioni devono fare la loro parte. Insieme è necessario effettuare un’attività di educazione civica, per far accrescere nei giovani il senso di appartenenza ad una comunità ma anche per supportare i genitori e le famiglie perché essere genitore, soprattutto oggi, è difficile ed il percorso è pieno di ostacoli e insidie».

Il sindaco Signorini suggerisce le strade da percorrere.

«Bisognerebbe convocare i ragazzini protagonisti in negativo del gesto al parco Unicef insieme ai genitori e anche ai Carabinieri così che anche le famiglie si sentano coinvolte e abbiano un atteggiamento che aiuti a responsabilizzare i figli. Poi bisogna muoversi in due direzioni: in primis con un’attività educativa a scuola anche avvalendosi del “peer tutoring”, un insegnamento alla pari dove alcuni studenti possono aiutare altri alunni, coinvolgendo magari quelli più grandi ed esperti che affrontino temi come il bullismo, il rispetto per gli altri».

Il Sindaco sottolinea l’importanza anche di un supporto psicologico per i ragazzi.

«E’ necessario istituire uno sportello psicologico che attiveremo dopo che a scuola c’è già il Cic, il centro di consulenza. A che cosa serve lo sportello psicologico? Ad ascoltare i ragazzi quando hanno situazioni di difficoltà perché a volte la frustrazione può creare i presupposti per situazioni di disagio e di violenza».

Anche le famiglie devono fare la loro parte secondo Stefania Signorini.

«Occorre anche educare i genitori ad affrontare certe problematiche e aiutarli a fare i genitori perché oggi più che mai hanno bisogno anche loro di un supporto. La scuola può attivare interventi significativi con psicologi dell’età evolutiva. Come dirigente del Cambi-Serrani ho incentivato l’organizzazione di diversi progetti sul bullismo in collaborazione con le famiglie perché la sinergia tra scuola, famiglie e istituzioni è basilare per la risoluzione di questo tipo di problematiche».

Gianluca Fenucci

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