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FALCONARA “Bignamini”, preannunciati stato di agitazione e sciopero

Preoccupazione dei sindacati sulla paventata riduzione a un terzo dei tempi di sanificazione degli ambienti ambulatoriali e degli strumenti di lavoro

FALCONARA, 30 ottobre 2021 – I sindacati Cgil, Cisl e Uil esprimono profonda preoccupazione per quanto prospettato dalla Fondazione Don Gnocchi ai propri dipendenti nei centri ambulatoriali e invitano la direzione dell’istituto Bignamini a non ridurre le misure di sicurezza.

«La nuova organizzazione del lavoro, infatti, secondo le indicazioni datoriali fornite nei giorni scorsi ai lavoratori – affermano preoccupati i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali – prevederebbe la riduzione a un terzo dei tempi di sanificazione degli ambienti ambulatoriali e degli strumenti di lavoro. Si tratterebbe così di passare dagli attuali 15 minuti a soli 5 minuti di sanificazione, rendendo praticamente impossibile effettuare una adeguata e puntuale igienizzazione che consenta di mantenere elevato il livello di sicurezza e di contrasto al contagio epidemiologico sia per i dipendenti che per l’utenza».

I sindacati si dicono stupiti se la situazione fosse confermata perché a distanza di un anno e mezzo dall’inizio di una pandemia feroce come quella che stiamo attraversando, in un momento nel quale l’efficacia della vaccinazione per il personale sanitario sta esaurendosi e necessita di una terza dose, invece di rafforzare le misure di sicurezza si scegliesse di abbassarle.

«Stupirebbe ancora di più se a proporre queste misure, che sacrificherebbero la sicurezza in favore del risultato economico – proseguono i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil fosse un soggetto della sanità privata che è stato colpito duramente nella seconda ondata del Covid da un focolaio».

I sindacati chiedono che la direzione del Bignamini – Don Gnocchi delle Marche si confronti con le organizzazioni sindacali su temi di vitale importanza per utenti e lavoratori, quali sono prevenzione e sicurezza, tempi di lavoro e di sanificazione, e riveda le modifiche all’organizzazione del lavoro che sarebbero state prospettate ai lavoratori e che vorrebbe introdurre a partire dal prossimo 8 novembre.

«Altrimenti – preannunciano Cgil, Cisl e Uil – i lavoratori protesteranno duramente anche fino allo sciopero. Non è possibile mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori».

Il Bignamini, che ha 32 anni di vita, dal 1° gennaio del 1989 è entrato a far parte della Fondazione Don Gnocchi. Il centro di riabilitazione è un’eccellenza marchigiana e un punto di riferimento per molte persone con disabilità gravi che provengono da tutta la regione e non solo.

I pazienti sono per lo più bambini con problemi neuropsichiatrici e adulti con problemi ortopedici e neurologici. A livello ambulatoriale, ogni anno le persone che si rivolgono al centro della Fondazione Don Gnocchi sono più di 5 mila. Presso la struttura operano un’unità di riabilitazione intensiva, un’unità residenziale di riabilitazione estensiva per pazienti che presentano disabilità neurologiche e psicosensoriali, in età adulta o evolutiva, un’unità speciale per disabilità gravi in età evolutiva per minori con gravi cerebrolesi e il reparto di semidegenza extraospedaliera destinato ad accogliere bambini in età scolare e adulti di età post scolare. Un istituto che è un punto di riferimento irrinunciabile per il territorio.

Gianluca Fenucci

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