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FALCONARA Caso sponsorizzazioni, Calcina e Comune ai ferri corti

Le accuse del consigliere di minoranza coinvolgono due aziende e l’Amministrazione che a sua volta censura con decisione le esternazioni definite al limite della legalità

FALCONARA, 27 aprile 2021 – Si inasprisce la querelle tra Loris Calcina, capogruppo delle liste civiche di opposizione e la Giunta.

Calcina, questa volta, punta il dito sulle “sponsorizzazioni non opportune – secondo il consigliere di minoranza – di aziende con impronta ecologica negativa”, invitando l’Amministrazione comunale a non accettarle. La Giunta rispedisce al mittente le accuse e si riserva azioni legali.

«Ci sono due casi – dice Calcina – quello della ditta Casali e quello dell’azienda Caf, la Cooperativa Autotrasporti Falconara, che devono essere approfonditi. Casali ha versato 2.500 euro nelle casse comunali, utilizzati per la sostituzione della pavimentazione del palasport, mentre la Caf con 8.000 euro ha completato l’asfalto di via Fiumesino».

«In questo caso – ricorda Calcina – l’operazione simpatia si è spinta fino ad apporre una targa commemorativa alla cui cerimonia hanno partecipato sindaco Signorini e assessori Barchiesi, Rossi e Cipolletti. Non è un mistero che le due aziende, come altre a Falconara, abbiano un notevole impatto negativo sull’ambiente e sulla salubrità dell’aria e sono state autorizzate ad operare dentro il centro abitato».

Calcina ricorda che ha sempre contestato l’opportunità di sponsorizzazioni a favore dell’ente pubblico da parte di queste ditte, perché il Comune dovrebbe preoccuparsi in primis di garantire la salute ai cittadini e di non arrecare disturbi ai residenti.

«Perché assecondare aziende come la Casali a conquistare la simpatia e la fiducia dei cittadini – sostiene Calcina – quando ancora la ditta deve spiegare a tutti i falconaresi le cause dell’incendio del 17 luglio 2015? E le spiegazioni dovrebbero essere chieste innanzi tutto dal Sindaco. Spiegazioni che sono dovute non solo perché a causa delle esalazioni i falconaresi sono dovuti restare per ore, in piena estate, chiusi in casa con le finestre chiuse ma anche perché non conoscere le cause dell’incendio non permette di evitare che la stessa causa inneschi un altro incendio. Lo stesso discorso vale per la sponsorizzazione della Caf».

L’incendio alla Casali

«Anche in questo caso il Sindaco dovrebbe pretendere di conoscere le cause dell’esplosione del 14 novembre 2019 dell’autocisterna vuota adibita al trasporto di petrolio greggio (foto in primo piano) parcheggiata nel piazzale a confine con le abitazioni di Fiumesino. C’è una correlazione tra queste due sponsorizzazioni simpatia – attacca Calcina – e l’apparente effetto narcotico subito dall’Amministrazione comunale? Noi non accetteremo mai questo tipo di sponsor».

La Giunta rimanda al mittente le accuse.

«Il consigliere Loris Calcina non rende onore al ruolo che ricopre, di servizio a tutti i cittadini, con le sue insinuazioni, molto gravi: tenta di insinuare un legame tra sponsorizzazioni di qualche migliaia di euro e presunti atteggiamenti omissivi dell’Amministrazione. Calcina sa molto bene che ci sono norme che disciplinano le procedure da seguire in materia ambientale. Per vigilare affinché le attività produttive osservino queste norme ci sono gli organi di controllo, ci sono le sanzioni se non vengono rispettate e l’Amministrazione comunale adotta gli atti che gli competono. L’Amministrazione censura con decisione le esternazioni del consigliere, perché si tratta di insinuazioni ai limiti della legalità che vanno rispedite al mittente».

Gianluca Fenucci

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