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Falconara Imu agevolata per immobili in comodato d’uso ai familiari

È stata ripristinata l’aliquota allo 0,8 per mille per genitori e figli, ma con obbligo di registrazione del contratto, novità anche sul fronte del personale comunale




Falconara – L’Amministrazione comunale con la proposta di delibera all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si è tenuto il 6 febbario, ha ripristinato l’aliquota agevolata dello 0,8 per mille per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a genitori o figli.

In un primo momento l’agevolazione era stata tolta per adeguarsi alle indicazioni ministeriali che poi sono cambiate. Ora l’aliquota viene ripristinata ma con alcune novità.

A partire dal 1° gennaio 2025 per poter beneficiare dell’agevolazione è infatti necessario l’obbligo di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito presso l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, per beneficiare dell’agevolazione non serve più il requisito dei due occupanti che prima era previsto.




Va ribadito che, nei casi in cui era stata presentata la dichiarazione sostitutiva, questa non sarà più sufficiente perché dall’inizio dell’anno occorre la registrazione del contratto di comodato per beneficiare dell’aliquota agevolata dell’8 per mille.

«Con questa modifica – ha spiegato l’assessore comunale al bilancio Marco Giacanella (foto in primo piano) – vogliamo dare un aiuto concreto ai cittadini che concedono un immobile in uso gratuito ai propri familiari stretti. La conferma dell’aliquota ridotta dello 0,8 per mille permette un notevole risparmio rispetto all’aliquota ordinaria, riducendo così la tassazione sugli immobili destinati ai propri cari. Abbiamo lavorato per rendere questa agevolazione accessibile a più persone e più chiara nelle modalità di applicazione».

Ulteriore adempimento per il contribuente sarà la presentazione della dichiarazione Imu, entro il 30 giugno 2026, con allegata copia dello stesso contratto, al fine di comunicare l’intervenuta variazione.

L’assessore Giacanella ha poi parlato del rinnovo del contratto collettivo che porta a un aumento del costo del personale comunale che viene stimato in circa 440mila euro.

«Sono aumenti contrattuali – spiega – per il recupero di una parte dell’inflazione degli anni scorsi. Da anni il numero dei dipendenti comunali è in diminuzione nel rispetto dei limiti di assunzioni che sono previsti dalla legge e l’aumento di 440mila euro dipende dal recupero parziale dell’inflazione degli anni passati. Nonostante la riduzione costante del numero dei dipendenti comunali, il forte turn over provocato dai numerosi concorsi di enti sovracomunali o altri enti statali, il personale ha garantito in questi anni massimo impegno e risultati soddisfacenti, importanti per tutta la nostra comunità. L’opera dell’Amministrazione comunale sull’informatizzazione dell’ente va vista come ottimizzazione dei servizi».

(foto in primo piano, l’assessore Marco Giacanella)

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