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Falconara IP-Api: Società azera mette sul piatto 3 miliardi per l’acquisto
Formalizzata un’offerta dalla Socar per il colosso italiano dei carburanti: in gioco 4.600 stazioni IP e due raffinerie tra cui quella falconarese, il Comune chiede chiarezza sul futuro del sito e dei lavoratori

6 Giugno 2025
Falconara – Il Gruppo IP-Api, e di conseguenza anche la raffineria falconarese, passano nelle mani della società Socar, controllata al 100% dallo Stato dell’Azerbaijan?
Sembra più di una indiscrezione visto che ieri il gruppo azero ha formalizzato un’offerta vincolante per IP Gruppo Api, storica azienda privata fondata nel 1933 e che, oltre alle raffineria di Falconara e Trecate, in provincia di Novara, conta una rete di oltre 4.600 distributori di carburante a marchio Ip diffusi in tutto il Paese, con una capacità di raffinazione di petrolio di circa 10 milioni di tonnellate.
Sono arrivate altre offerte in gara, quella della multinazionale ginevrina Gunvor, affiancata da Rothschild, e quella di Bin Butti Group, gruppo degli Emirati Arabi Uniti ma sarebbe proprio la proposta del gruppo azero Socar quella più vicina alle attese di valutazione degli azionisti di Api, cioè la famiglia Brachetti Peretti presente tramite Api Holding, assistita da Unicredit.
La valutazione di Ip Gruppo Api da parte dei venditori sarebbe di circa 3 miliardi di euro e comprenderebbe un enterprise value di 2,5 miliardi e cassa per circa 500 milioni. Le offerte sarebbero state ritenute soddisfacenti e proprio Socar, affiancata dall’advisor Imi Cib, potrebbe ora entrare in una fase successiva di negoziazioni che, oltre al prezzo, comprenderebbe anche aspetti di altro tipo, relativi alla governance oltre alle caratteristiche strategiche degli asset oggetto della vendita. Ci dovrà infatti essere anche una valutazione a livello governativo dell’operazione, prima di un via libera finale.
Gli investitori azeri sono molto attivi in Italia e sembrano interessati all’acquisizione del 100% di IP Gruppo Api con le stazioni di servizio e l’inclusione delle due raffinerie di Falconara Marittima e Trecate.
La notizia ha sollevato il naturale interesse dell’Amministrazione comunale di Falconara che ha subito inviato una richiesta ufficiale di incontro alla proprietà dell’azienda, al fine di avviare un dialogo diretto e trasparente.
«Alla luce della rilevanza economica e occupazionale che il sito industriale ricopre per la città e per l’intero territorio – afferma la sindaca Stefania Signorini – il Comune ritiene fondamentale poter conoscere con chiarezza le prospettive future della raffineria, gli orientamenti aziendali in fase di transizione e le eventuali ricadute sul piano produttivo, ambientale e occupazionale. L’Amministrazione, consapevole del ruolo strategico che il polo industriale ricopre da decenni, intende svolgere con responsabilità il proprio compito istituzionale, mantenendo alta l’attenzione su una fase che potrebbe segnare un passaggio importante per il futuro della comunità falconarese».
«Si auspica che la proprietà accolga positivamente la richiesta di incontro così da garantire un confronto aperto e costruttivo nel rispetto dei ruoli, nell’interesse del territorio e dei cittadini.
L’Amministrazione ritiene di fondamentale importanza ascoltare anche la voce dei lavoratori. Per questo, tra le varie interlocuzioni avviate, ha richiesto un incontro anche con le Rsu».
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