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FALCONARA Italia Viva: la vicenda della piscina dimostra l’incapacità della Giunta

Per il capogruppo Franco Federici è una storia di promesse mancate, atti inutili e procedure illegittime che causa ritardi e sprechi

FALCONARA, 16 aprile 2021 – «Una storia di promesse mancate, atti inutili e procedure illegittime». A criticare l’Amministrazione comunale sulla vicenda relativa alle procedure per rifare la copertura della piscina comunale è Franco Federici, capogruppo consiliare di Italia Viva.

«Le procedure per rifare la copertura della piscina comunale – dice Federici – sono iniziate nel lontano mese di settembre 2017 e da allora a oggi sono stati prodotti la bellezza di 21 atti amministrativi. Questa è la prova lampante del pressappochismo e dell’improvvisazione della Giunta di Falconara e in particolare del suo assessore ai lavori pubblici Barchiesi a gestire interventi, non particolarmente complessi, nel campo delle ristrutturazioni e del recupero di impianti comunali. All’interno degli atti approvati si trova di tutto: incarichi di progettazione assegnati e poi annullati, ipotesi di soluzioni tecniche cambiate 3 volte, affidamento di incarico di progettazione ed esecuzione dell’opera a una ditta a seguito di bando pubblico per un tipo di soluzione poi modificata radicalmente su proposta della stessa ditta assegnataria».

Franco Federici

Il capogruppo di Italia Viva ripercorre alcuni atti significativi che hanno scandito i vari passaggi, dall’affidamento nel settembre 2017 dell’incarico di progettazione all’ing. Stacchiotti di Jesi all’assegnazione dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva con struttura portante in acciaio e pannelli sandwich o travi di legno a un raggruppamento di tecnici avente come capofila l’ing. Tittarelli di Jesi per una spesa di 50.971 euro.

«Dopo appena 3 mesi, a seguito di un sopralluogo congiunto dei tecnici con il rappresentante della Società Nuova Sportiva che gestisce l’impianto, si ribalta completamente l’impostazione optando per la copertura in struttura pressostatica, con limitazione di capienza pari a 50 persone per poi modificare l’impostazione progettuale del pallone pressostatico, sostituendola con un telo in pvc e 9 archi in legno lamellare di sostegno per un costo complessivo di 149.000 euro e modificando l’impianto di generazione dell’aria per una spesa di 30.000 euro. Le promesse fatte per motivare il cambio di progetto, di velocizzare l’intervento e aprire la piscina ad aprile e di ridurre i costi sono clamorosamente smentite dai fatti: Falconara al posto di una piscina di ottimo livello, fiore all’occhiello della città per oltre 40 anni, si ritroverà una struttura ridimensionata, precaria e poco funzionale».

Gianluca Fenucci

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