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FALCONARA / Madre e figlia, 100 e 81 anni malate di Covid lasciate sole

Solo un angelo, la dottoressa Giulia Mancioli, le ha aiutate davvero nel mese di quarantena trascorso in isolamento
FALCONARA, 12 gennaio 2020 – Due donne malate di Covid, madre e figlia di 100 e 81 anni, isolate e chiuse dentro casa per un mese in quarantena senza che nessuno, tranne una dottoressa dell’Usca di Chiaravalle con le sembianze di un angelo, le abbia aiutate e sostenute.
E’ la storia drammatica, fortunatamente a lieto fine, che hanno vissuto la centenaria Gianna Francaviglia e sua figlia Giusy. A raccontare la vicenda è Simona, nipote di Gianna e figlia di Giusy, che non nasconde la sua indignazione e la sua rabbia.

«Mia nonna Gianna ha compiuto 100 anni nel settembre 2020, ha due figlie, Giusy e Antonietta, altri due nipoti oltre me, Paolo e Laura e i pronipoti Lorenzo e Gabriele. E’ una donna forte e dal carattere splendido che non è stato scalfito dall’intervento di colonstomia subito nel 1997. Nonna ha sempre lavorato a maglia, cucito, ama leggere e adora la Settimana Enigmistica: pur avendo frequentato solo la quinta elementare si è fatta una cultura da autodidatta. Vive con mia madre Giusy ed entrambe sono state colpite dal Covid. Per questo io tre volte la settimana mi recavo a casa loro: entrambe avevano febbre e avevano bisogno di aiuto. Poi purtroppo il virus ha colpito anche me ed i miei due figli».
La vicenda ha assunto toni drammatici visto che tutti i 5 componenti della famiglia erano positivi al Covid e ognuno era costretto in isolamento a casa propria: le due donne anziane da sole nella loro abitazione e gli altri congiunti nella loro.
«Abbiamo iniziato a chiamare medici, assistenti sociali, operatori dell’assistenza pubblica e privata ma nessuno ha fatto nulla: tutti sembravano interessarsi ma concretamente nessuno ha mosso un dito. Mia nonna e mia madre sono rimaste isolate in casa per quasi un mese e tutti avevano paura ad andarle ad aiutare: non abbiamo trovato neppure infermieri a pagamento».
Fortunatamente però è arrivata la dottoressa Giulia Mancioli che ha preso a cuore la questione.
«Ha visitato più volte mia madre e mia nonna, ha aiutato la nonna a cambiarsi e a lavarsi pur non avendo alcun obbligo di farlo, le ha prescritto antibiotici e l’ha curata mentre gli infermieri che le hanno applicato la flebo non sono più andati a cambiare la fiala, affidando il compito a mia madre che ha 81 anni. E’ stata una cosa vergognosa. Bisogna ringraziare, oltre alla dottoressa Mancioli, i volontari dell’associazione My Fido che si recavano a casa di mia nonna tre volte la settimana per far uscire il cane e andavano anche a far spesa per le due donne anziane, dando loro affetto e sostegno. Per non parlare di chi è addetto alla raccolta dei rifiuti che non si è presentato per 15 giorni tanto che avevano accumulato una montagna di immondizia sul balcone».
Le cure hanno avuto effetto: bisnonna Gianna e nonna Giusy hanno vinto il Covid ma non può finire a tarallucci e vino.
«L’isolamento è duro per tutti ma diventa un macigno per una donna di 81 anni che deve accudire la madre di 100 e nel momento del bisogno non si trova nessuno ad aiutarle, solo un angelo di nome Giulia che di mestiere fa il medico».
Gianluca Fenucci
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