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Falconara “The Final Tazz”, la nuova follia dei Kurnalcool

John Big George racconta il presente di una delle formazioni musicali più amate dai fan marchigiani

Falconara Marittima, 15 giugno 2022 – Dopo 12 anni di attesa tornano con un nuovo disco i Kurnalcool. Attivi da quasi 40 anni, dal 1986 per la precisione, l’heavy metal e l’hard rock in salsa “marchigiana” trova una nuova forma contenuta in 11 nuove canzoni.  

Dai primi “tentativi” in sala prove, i primi concerti e le cassette demo che consacrarono il “Vì metal” (dove vì sta per vino, è bene ricordarlo) anche fuori dalle Marche alla certezza musicale odierna. Ironici, senza peli sulla lingua e cittadini benemeriti della natia Falconara Marittima, i Kurnalcool hanno recentemente pubblicato il nuovissimo “The Final Tazz”. 

John Big George, una delle storiche voci della band racconta il presente di una delle formazioni musicali più amate dai fan marchigiani.

Come mai così tanto tempo tra “Vì” ed il vostro ultimo album “The Final Tazz”?

È stata una lunghissima gestazione. Abbiamo registrato, cancellato, registrato nuovamente, tolto ed aggiunto. Doveva essere un disco diretto ed immediato invece ci abbiamo messo letteralmente una vita, ma alla fine ci siamo riusciti ed eccolo qui.

Cosa possono trovare i fan nel disco, c’è qualche sorpresa?

Le 11 canzoni sono un mix di materiale nuovo ed altro ripescato dai nostri archivi ed ovviamente arrangiato nuovamente in chiave più moderna e professionale. Poi c’è anche una storia legata alla copertina del disco, che racconta di come noi siamo partiti verso lo spazio alla ricerca del fittizio pianeta “Tazza”, dove è sempre possibile fare festa nonostante dei nemici nascosti. Non c’è una canzone vera e propria che racconta questa “follia”, ma un nostro amico, praticamente un figlio, Pulo, ha raccontato questa storia.

La copertina dell’ultimo disco dei Kurnalcool

Soddisfatti del risultato finale?

Stranamente io non ero convinto al cento per cento della resa finale del disco, ero preoccupato nonostante le rassicurazioni dei miei compagni. La risposta dei fan, i complimenti ricevuti hanno dimostrato il mio errore e placato le mie preoccupazioni.

Quanto avete impiegato effettivamente per comporre e registrare le nuove canzoni?

Abbiamo lavorato alle nuove canzoni per circa 5 anni ed effettivamente il disco era già pronto lo scorso anno, ma complice la pandemia abbiamo deciso di aspettare tempi più adatti anche per poter promuovere dal vivo le nuove canzoni. Ora speriamo che si possa tornare a suonare dal vivo con più continuità, non solo per noi, ma anche per i tanti che gestiscono locali e chalet in zona mare. Noi presenteremo ufficialmente il disco il prossimo primo luglio al Mamamia di Senigallia, sarà una grande festa.

Il disco si apre con la canzone “Rock Stank”, siete per caso stanchi della vita da rocker?

No, ma c’è un filo rosso che spiega il perché di questa canzone. Noi definimmo “Vì”, il nostro penultimo disco, come il disco della maturità mentre adesso “The Final Tazz” è il disco degli acciacchi e della pensione. In questo disco raccontiamo di tutti quegli acciacchi che comportano il raggiungimento della mezza età (ride).

E per un eventuale nuovo album? L’attesa sarà lunga come tra “Vì” e “The Final Tazz”?

Per ora non ci pensiamo, ma intanto abbiamo un traguardo importantissimo da tagliare tra qualche anno. Mi riferisco al quarantennale nel 2026. Nel frattempo cercheremo di suonare per promuovere il disco e poi vedremo cosa accadrà nel frattempo.

-foto di copertina di Romina Pantanetti-

(s.s.)

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