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Cronaca

FALCONARA Tromba d’aria, “the day after”: conta dei danni ma in spiaggia si riparte (video)

Attimi devastanti quelli di sabato nel primo pomeriggio, spazzati via gli stabilimenti Siesta e Mare Forza 9, la solidarietà di tanti

FALCONARA, 18 luglio 2021 RisorgiFalconara! Lo gridano insieme gli operatori degli stabilimenti balneari, i cittadini, gli amministratori comunali, i volontari che si sono messi subito a disposizione per affrontare l’emergenza, i politici falconaresi e non solo.

La gara di solidarietà è iniziata immediatamente dopo la devastante tromba d’aria che ieri alle 13.10 ha letteralmente spazzato via Siesta, coi suoi 176 ombrelloni e 250 lettini e Mare Forza 9, due degli stabilimenti più conosciuti e frequentati del litorale.

Pochi secondi, attimi, piccoli momenti ma che restano drammaticamente indelebili nella mente di Stefano Sensini, titolare da otto anni della Siesta e di Alessandro Gioacchini, che da due anni gestisce Mare Forza 9, dopo essere subentrato agli storici Marcello e Valter.

«La tromba d’aria ci ha colpito al cuore – dice Stefano Sensini – perché dopo il Covid e le tante difficoltà dovute alla pandemia ce la stavamo cavando bene. Sabato è accaduta una catastrofe che non potevamo certo preventivare. E’ vero che era stato diramato un allarme meteo ma nessuno poteva prevedere una tromba d’aria così violenta e repentina. Purtroppo questi fenomeni si verificano con una certa frequenza, lo scorso anno ad esempio a Marcelli, ed è segno che a livello climatico ci sono modificazioni significative: in otto anni che ho la Siesta si sono verificati altri episodi legati al maltempo ma mai con questa virulenza».

Sensini ha negli occhi la forza distruttrice della tromba marina.

«Erano le 13.10 e in un amen i lettini e gli ombrelloni sono diventati proiettili ed è andata bene che nessuno sia rimasto ferito. Ma la forza devastante della tromba d’aria ha causato danni gravissimi: le attrezzature e le coperture del bar sono state scoperchiate. La furia della natura ci ha distrutto quattro gazebi, due grandi tende e un ombrellone quadrato e proprio questi sono i danni più difficili da ripristinare in breve tempo».

«Un evento inatteso – dice Alessandro Gioacchini – perché il meteo prevedeva raffiche di 50-60 km orari al massimo, invece è accaduto il finimondo. La tromba d’aria si è formata all’imboccatura degli scogli e ha travolto tutto: ha abbattuto la torretta dei bagnini e fatto volare il moscone di salvataggio che ha divelto ombrelloni e lettini. Su 145 ombrelloni, 80 non ci sono più e su 200 lettini, la metà sono rotti».

Proprio l’ammontare dei danni e il fatto che qualcuno abbia già parlato e scritto di cifre fa andare su tutte le furie sia Sensini che Gioacchini.

«Non capiamo – dicono i titolari dei due stabilimenti – come qualcuno possa aver già stilato con precisione la stima dei danni a livello economico. Chi parla di danni per 100 mila euro sbaglia ed è fuori dalla realtà. Abbiamo tutte le nostre strutture e attrezzature danneggiate ora depositate in un magazzino comunale in attesa che arrivino i periti delle assicurazioni per quantificare i danni. Come si può già dare una quantificazione precisa dei danni? Chi lo ha fatto non sa di cosa parla e spara cifre a vanvera».

In particolare Sensini illustra la situazione della Siesta.

«Abbiamo una quantità impressionante di ombrelloni distrutti, il bar da rimettere a posto, la tettoia di legno scoperchiata, la porta del bar con il vetro infrangibile completamente sfondata da un lettino: quindi le cose da riqualificare sono tante».

Le attività della Siesta come quelle di Mare Forza 9 sono comunque già ripartite, soprattutto grazie alla gara di solidarietà che si è messa in moto tra operatori balneari, Amministrazione comunale e cittadini.

«Ci ha commosso vedere come tutti si siano attivati per aiutarci, dal sindaco Stefania Signorini, ai volontari, alla Polizia Locale, ai Vigili del Fuoco, ai clienti, alcuni dei quali volevano già promuovere una raccolta fondi per aiutarci economicamente. E anche la ditta che ci fornisce lettini, ombrelloni e altro materiale, la Tessitura Selva di San Giovanni in Marignano, dopo tre ore dalla tromba d’aria, aveva già inviato un camion pieno di attrezzature per farci subito ripartire».

Anche il sindaco Stefania Signorini è vicina agli operatori balneari con i fatti.

«Mi sono rivolta al Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che si è dimostrato sensibile perché ho richiesto lo stato di emergenza per accedere alle risorse per gli operatori. Impossibile ora stimare economicamente i danni e non mi pare corretto farlo. La solidarietà di tutti è stata encomiabile e già la domenica è trascorsa serenamente al mare per i falconaresi, sperando che resti solo il ricordo di un brutto sabato di luglio in cui fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita».

Gianluca Fenucci

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