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FIAMME GIALLE Operazione “Iceberg”: sequestrati beni per 600 mila euro

A un 50enne, già noto alle forze dell’ordine per aver commesso reati contro il patrimonio, gli era già stata sequestrata una villa da un milione di euro

ANCONA, 11 giugno 2020Operazione “Iceberg”, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona confiscano 600.000 euro di beni tra diversi immobili e un’autovettura ad un 50enne ritenuto socialmente pericoloso.

È successo nel capoluogo di regione nei giorni scorsi ad opera dei militari del Gico (Gruppo investigativo criminalità organizzata).

È stata data esecuzione, infatti, alla misura di prevenzione patrimoniale prevista dalla normativa antimafia del sequestro finalizzato alla successiva confisca di beni immobili, ubicati tutti nel Comune di Ancona, nonché di una autovettura.

I beni, del valore di circa 600.000 euro, sono stati sequestrati a L.F., 50 anni residente ad Ancona, ritenuto socialmente pericoloso in quanto condannato per reati contro il patrimonio e nei confronti del quale era già stato eseguito nel 2018 un sequestro di natura penale (al quale aveva fatto seguito una confisca) di una villa di pregio sempre ubicata nel comune di Ancona, del valore di circa un milione di euro.

L’uomo, per decenni attivo nel Comune dorico, dove esercitava l’attività di commercio di prodotti ittici unitamente al coniuge, attualmente domiciliato nel luogo di origine in Puglia, ha posto in essere una serie di reati già a partire dai primi anni ‘90, quali truffa, ricettazione, reati fallimentari, tutte condotte illecite finalizzate alla realizzazione di profitti che gli hanno consentito di accumulare un patrimonio non coerente con i redditi dichiarati e/o percepiti.

Le indagini, che hanno riguardato anche i familiari e due società amministrate da un prestanome, ai quali erano formalmente riconducibili i beni immobili e l’autovettura sequestrati, hanno permesso alla Procura della Repubblica di Ancona di avanzare richiesta di misura di prevenzione patrimoniale al Tribunale dorico e in seconda istanza alla Corte di Appello, che ha disposto il provvedimento.

I beni immobili e la vettura sequestrate nel corso dell’operazione “Iceberg”

Nello specifico, sono stati sequestrati una villetta a schiera di otto vani con garage intestata ad uno dei figli (L.F. di anni 41), un opificio ubicato nell’area portuale di Ancona formalmente intestato a una società esercente l’attività di commercio all’ingrosso di pesce, un appartamento con corte esclusiva di cinque vani intestato a una società immobiliare e infine un’autovettura intestata a un altro figlio (L.M. di anni 22).

I minuziosi riscontri, durati alcuni mesi e coordinati dalla Procura di Ancona, hanno permesso di ricostruire il profilo criminale del 50enne e di acquisire indizi tali da ritenere l’acquisto dei beni sequestrati quale provento dell’impiego del denaro ricavato dalle numerose attività illecite poste in essere.

In particolare, è da considerare il fatto che i precedenti penali e di Polizia sono tutti riferibili a delitti idonei a produrre reddito illecito e che in ogni caso la ricchezza manifestata non trova alcuna giustificazione plausibile nelle fonti di reddito lecite.

La misura disposta dalla Sezione Penale della Corte di Appello di Ancona ed eseguita dai finanzieri del Comando Provinciale dorico, testimonia l’importanza dell’aggressione ai patrimoni illeciti affidata alla Guardia di Finanza che, oltre a disarticolare le capacità operative dei soggetti responsabili di condotte di particolare allarme sociale, mira ad assicurare, attraverso il successivo utilizzo per finalità pubbliche dei beni confiscati, un parziale risarcimento dei danni prodotti alla collettività dalle azioni criminali.

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