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FILOTTRANO Dispositivo per la qualità dell’aria nelle aule del Comprensivo

Può cambiare colore in funzione della concentrazione di Co2 e consente un trattamento di disinfezione per abbattere batteri e virus

FILOTTRANO, 4 marzo 2022 – Fin dal principio della pandemia, l’Istituto comprensivo di Filottrano si è posto il problema di migliorare la qualità dell’aria delle aule.

Già dalla scorsa primavera, infatti, grazie al professor Luca Riderelli (foto in primo piano con il dirigente Ivano Dottori), docente di Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado, è stato elaborato un progetto nell’ambito del Piano scuola estate. Il finanziamento, ottenuto per circa 30.000 euro, ha permesso alla scuola di acquistare dispositivi che consentono sia un trattamento di disinfezione dell’aria per abbattere batteri e virus, sia una gestione ottimizzata dei ricambi d’aria nelle aule del plesso Beltrami, sede della secondaria di primo grado e di parte della primaria.

Il dirigente Ivano Dottori ha sottolineato come questo progetto abbia anche «un’importante valenza educativa per gli alunni in quanto li coinvolge nel monitorare e nell’adottare le necessarie contromisure, qualora la qualità dell’aria nelle aule evidenzi delle criticità».

A tal fine, come illustra Riderelli, ingegnere ambientale, sono stati installati sensori con segnalatore visivo che monitorano la concentrazione di anidride carbonica, quale tracciante per la gestione dell’apertura delle finestre: obiettivo è regolare al meglio la ventilazione naturale, mantenere il comfort termoigrometrico e rispettare le prescrizioni delle norme tecniche di settore.

Sapere che il dispositivo installato può variare colore, dall’azzurro al rosso in funzione della concentrazione di Co2 e delle abitudini in un’aula (i dispositivi sono in rete e dotati di un sistema di A.I., artificial intelligence), costituisce per gli alunni e per i docenti un efficace promemoria alla regolazione dell’apertura delle finestre.

Dai risultati dei monitoraggi dei sensori installati in tutte le aule, attualmente si registra un miglioramento nella gestione dei ricambi d’aria: non si osservano picchi di Co2 che superino i 2’500 ppm, parti per milione (come accade quando non ci sono impianti automatizzati e la gestione è affidata alla sensibilità dei singoli), ma contenuti ai 1’000 ppm, con punte di 1’400, prontamente abbattute dall’intervento degli occupanti, a seguito della segnalazione del sensore.

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