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Cerreto d'Esi

GENGA PRESEPE VIVENTE, ANNULLATA LA RAPPRESENTAZIONE DI DOMANI

Corsa contro il tempo per cercare di ottenere il via libera dalla commissione e tentare di replicare la rappresentazione il 6 gennaio prossimo

 

GENGA, 28 dicembre 2019 – Prima un post di scuse per i disagi patiti dai visitatori lo scorso 26 dicembre, poi un secondo per consegnare ai social network (pagina dell’Associazione Amici del Presepe di Genga) l’annuncio che domani, 29 dicembre la seconda rappresentazione del presepe vivente non si farà.

Una decisione sofferta, come spiegato da Mario Vescovi presidente dell’Associazione Amici del Presepe di Genga, che racconta del percorso per arrivare alla prima rappresentazione e del rispetto delle norme e delle direttive della commissione gengarina.

«I numeri per accedere al presepe però hanno portato all’immediata saturazione dell’area – spiega Vescovi – creando  disagi nelle zone della biglietteria delle grotte di Frasassi e di Pianello di Genga».  Saturazione dovuta al limite massimo di 800 visitatori fissato seguendo le nuove normative di sicureza.

La proposta e la speranza

«Per evitare di ripetere quanto successo nel giorno di santo Stefano – prosegue Vescovi –  abbiamo deciso di annullare la Sacra Rappresentazione di domani. Questo dimostra la nostra responsabilità».

Già nella giornata di oggi riunione con tutte le autorità del posto per cercare di trovare una soluzione e per cercare di trovare una soluzione e quindi permettere la seconda “scalata” verso il tempietto del Valadier. La prossima settimana verrà riconvocata la commissione pubblico spettacolo del comune gengarino, con l’Associazione Amici del Presepe che nel frattempo (e prima di questo nuovo incontro) si muoverà con il proprio architetto per cercare di trovare una soluzione con una appendice al progetto già presentato per il presepe vivente.

«Abbiamo dato la nostra massima disponibilità, una volta ottenuto il via libera dalla commissione con numeri maggiori, per una nuova rappresentazione che noi speriamo possibile per il giorno dell’Epifania, il prossimo 6 gennaio – rilancia Vescovi – con tutte le tessere del domino al posto giusto ci potrebbe essere questa possibilità».

«Vorrei far notare che una normativa del genere, per quanto giusta, rischia di colpire il tessuto culturale e tradizionale dell’entroterra scollando ulteriormente gli abitanti dall’entroterra stesso – conclude il presidente dellAssociazione Amici del Presepe di Genga – questo non vuol dire che non ci debbano essere regole, ma penso che una rimodulazione di certi parametri debba essere preso in considerazione anche in base alla tipologia di evento».

(s.s.)

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