Segui QdM Notizie

Rubriche

GOVERNO Una crisi che mette in crisi

Battaglia “persa” fintanto che non c’è il prossimo ingaggio, durante il quale Renzi chiederà conto con gli interessi 

Chissà cosa avrà pensato Silvio de Bartolaccio, accendendo la Tv al rientro dalla giornata lavorativa?

Silvio de Bartolaccio è il tipico jesino medio, di questa città di medie dimensioni, “in media regio” di una regione in mezzo all’Italia. Silvio è l’uomo medio di un territorio medio: ogni sua impressione rappresenta l’esatta media nazionale. Non servono sondaggi, basta chiedere a Silvio de Bartolaccio!

E Silvio s’è trovato una bella crisi di governo, nel bel mezzo di una crisi sanitaria, cucinata e servita fumante al suo rientro a casa. E, come tutti i sondaggisti seri d’Italia rilevano, non ci ha capito una mazza!

Come Silvio, non abbiamo capito (mi ci metto anch’io in quel 50% di tutt’ora dubbiosi) perché “Renzi abbia scatenato una crisi di governo, proprio adesso”!

Un’ipotesi (ma una sola) l’avrei, ma Silvio non è ancora convinto, quindi parto con un po’ di conti e lascio stare i perché.

Le due votazioni di fiducia alla Camera e al Senato hanno confermato il Conte 2, almeno formalmente.

Alla Camera risultato scontato, ma non esaltante: pochi voti in più a favore, tale che basta che 2 o 3 deputati abbiano – non dico il covid – ma un raffreddore, la vescica poco capiente e il Governo rischia di andare sotto. Ma diciamo che tutti godranno di salute ferrea.

Al Senato nulla era scontato e si è finiti con un confusionario (intervento della Var compreso…) pareggio di fatto (al Senato il pareggio equivale a sconfitta): 156 favorevoli contro 140 contrari e 16 astenuti di Italia Viva (‘chè in Senato anche le astensioni contano come i “no”).

Abborracciata” è l’aggettivo che ieri ho sentito ripetere più spesso per descrivere la maggioranza odierna. Silvio me l’ha tradotto con “r’colta su”.

’R’colta su perché tra quei 156 positivi (niente ironie!) ci sono 3 senatori a vita che raramente si presentano per votare (escluso Monti, che sta sempre sul pezzo), una decina del Gruppo Misto in fase di responsabilità e/o resipiscenza un paio di Forza Italia (espulsi), una nota liberaldemocratica come Renata Polverini e il leader socialista Nencini, che sarebbe dell’alveo di Italia Viva.

Italia Viva che – sussurra la mia sfera di cristallo – probabilmente darà vita ad un “appoggio esterno  #staisereno – variabile”cioè che sostenga il Governo quando gli aggrada, altrimenti picche.

La mia sfera di cristallo (peggio d’una pentola de fagioli) continua a borbottare che i guai non finiscono qui: perché nonostante il quadro parlamentare sia formalmente invariato, le astensioni/diniego di Italia Viva si traducono in possibilissimi dinieghi nelle commissioni parlamentari.

Al Senato, quindi, la maggioranza manterrebbe il vantaggio solo in 3 commissioni su 14 (Finanze, Lavoro e Agricoltura, che non sono strategiche).

In 4 commissioni si andrebbe al pareggio (ma al Senato il pareggio…); due di queste sono più che strategiche: Affari costituzionali e Bilancio, dentro le quali passa in un modo o nell’altro tutto ciò che c’è di importate in questa fase, dal Recovery plan alla nuova legge elettorale. Nelle restanti 7, semplicemente, la maggioranza “va sotto”.

Situazione analoga a Montecitorio: solo 8 commissioni su 14 sono manovrabili dalla maggioranza; delle altre, andrebbe sotto in Trasporti e Attività produttive e in pareggio sulle restanti 4. Parità che ne renderebbe quasi impossibile la gestione per le Armate del Conte 2.

Come se ne esce da questo potenziale stallo? Anche Silvio de Bartolaccio mi viene in aiuto, memore della Prima Repubblica, suggerendo grossi compromessi coi riottosi dello #staisereno – variabile.

È qua che la mia sfera di cristallo, manco fosse una suocera che je se attacca el sugo pe’ discore, comincia a sbraitare garrula profezie sui mesi a venire: dice…

…Dice che Renzi è ritornato ad essere l’ago della bilancia; dove, come è perché penderà la bilancia, staremo a vedere. Dice che pare che Renzi abbia perso questa battaglia, soprattutto mediaticamente, perché nessuno (né Silvio, né la sfera, né me, né il 50% degli italiani restante) ha ancora capito perché sia stata innescata la crisi di Governo e quando la gente non capisce, diffida e gli vai un po’ di traverso (poco male: Renzi dice che c’è abituato…). Ok, battaglia persa.

Persa fintanto che non c’è il prossimo ingaggio, durante il quale Renzi chiederà conto con gli interessi. 

La sfera dice che dobbiamo aspettare 3 o 4 mesi, poi iniziano i riscaldamenti per l’elezione del Presidente della Repubblica: le fiches che i giocatori avranno in mano, in quel momento si trasformeranno in oro zecchino.

(m.m.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News