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Il caso Dalla tribuna offese sessiste all’arbitro donna

Ammenda di 600 euro all’Osimo Stazione per aver la propria tifoseria rivolto espressioni irriguardose nei confronti della terna arbitrale

di Redazione

Osimo, 9 febbraio 2023 – Il fair play è andato a farsi benedire sabato scorso al campo sportivo Bernacchia di Osimo Stazione, dove la squadra locale ha perso per 3-0 a domicilio contro il Marotta Mondolfo.

Una sconfitta dolorosa ma non al punto in cui si è arrivati in tribuna, durante e dopo la partita, con i tifosi della squadra di casa che hanno rivolto pesanti insulti sessisti all’arbitro della partita, Laura Mancini, 26 anni, appartenente alla sezione degli arbitri di Macerata.

Offese pesanti all’arbitro e al fatto di essere donna.

«Vai a lavare i piatti», «Torna a casa a fare la maglia», «Hai sbagliato lavoro», il tono, e altre frasi ben più gravi sarebbero state gridate al suo indirizzo.

Il comunicato pubblicato dalla Figc Marche è circostanziato.

«Ammenda di 600 euro all’Osimo Stazione per aver la propria tifoseria, durante la gara – si legge – rivolto espressioni irriguardose nei confronti della terna arbitrale. E per aver inoltre rivolto all’indirizzo dell’arbitro espressioni gravemente offensive e discriminatorie per motivi di sesso, integrando così la condotta discriminatoria descritta e sanzionata dall’art. 28 del Cgs».

Laura Mancini appartiene alla sezione di Macerata e da almeno 7 anni arbitra partite dei vari campionati regionali. Non ha mai avuto problemi nelle gare che ha arbitrato e ha mostrato buona personalità e competenza tecnica.

Non ha mai redatto referti troppo pesanti nei confronti delle società che ha diretto nel corso della sua carriera, segno evidente che sabato scorso ad Osimo Stazione si è oltrepassato il limite.

Alcuni presenti alla partita non si aspettavano questa sanzione.

«Abbiamo protestato all’indirizzo della terna – completata dagli assistenti Matteo Malatesta di Ancona ed Emanuele Bellagamba di Macerata, affermano alcuni spettatori che erano presenti – perché i direttori di gara non hanno ben diretto e hanno commesso gravi errori ma nessuno ha offeso l’arbitro per il suo essere donna».

Il giudice sportivo però è stato implacabile e ha comminato una multa salata alla squadra osimana.

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