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Cronaca

IL CASO Minacce all’assessore Giorgia Latini la solidarietà del governatore

cartelloni manifestazione pro aborto

Vicinanza di Francesco Acquaroli e della consigliera Elena Leonardi in relazione al cartello legato alla manifestazione sul diritto all’aborto

ANCONA, 10 gennaio 2021 – Decise prese di posizione dopo il cartello minaccioso apparso ieri a Macerata (foto in primo piano) indirizzato all’assessore regionale Giorgia Latini la quale in merito alla somministrazione della Ru486 nei consultori aveva espresso la posizione, suscitando polemiche, di voler intervenire per poter rivedere le linee guida ministeriali.

Un cartello legato alla mobilitazione marchigiana (leggi l’articolo), per protestare e manifestare, appunto, a seguito delle dichiarazioni dello stesso assessore in materia di diritto all’aborto.

«”Andiamo a bruciargli casa”, “questa è guerra” sono espressioni che non si addicono a persone che hanno a cuore la libertà delle donne scrive l’assessore sui social network –  visto che incitano violenza contro una donna.  Ho già ribadito in Consiglio che ognuno è libero di scegliere secondo coscienza, ma quando la scelta di abortire è condizionata da mancato sostegno psicologico e da problemi economici, le istituzioni e la società non possono abbandonare la donna in difficoltà e devono fare di tutto per sostenere la maternità e la vita tutelando la salute della donna. Ho ribadito anche che ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero qualora questo non scada in insulti e minacce come è accaduto nei miei confronti. A tutti coloro che nutrono questi sentimenti di odio rivolgo la mia preghiera affinché nei loro animi venga lasciato spazio all’amore verso il prossimo e al rispetto reciproco».

A sostegno di Giorgia Latini anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, intervenuto anche lui sui social network.

«Esprimo vicinanza e sostegno all’assessore Giorgia Latini, oggetto di questo violento attacco, solo per aver espresso la sua legittima e personale opinione in merito alla difesa della vita e al sostegno alla maternità. Condanno e rifiuto questa violenza verbale che da molti anni non apparteneva al dibattito nella nostra regione. Si possono avere legittimamente opinioni divergenti, senza però mai scadere nelle minacce».

Poi la solidarietà di Elena Leonardi (Fratelli d’Italia), consigliera regionale e presidente della IV Commissione sanità e politiche sociali. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”291936″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«Da donna e da rappresentante delle Istituzioni esprimo vicinanza e sostegno all’assessore Giorgia Latini oggetto ieri di gravi ed inaccettabili minacce per aver espresso la propria personale e legittima posizione riguardo la maternità e la tutela della vita. Ognuno è libero di avere le proprie opinioni in merito all’interruzione di gravidanza ma la L.194 è chiara quando parla di superamento delle cause di ordine sociale ed economico che portano a scegliere l’aborto, per questo è un dovere delle Istituzioni sostenere le donne in difficoltà perché quella non diventi una scelta obbligata. Auspico una condanna unanime delle minacce da parte di tutto il mondo politico, il confronto legittimo non deve scadere in minacce ed insulti».

(Redazione)

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JESI / Diritto all’aborto, le donne protestano contro la Regione

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