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Cronaca

Il caso Scomparsa Andreea: sopralluogo nel casolare, roulotte al setaccio (video)

Ancora all’opera i Carabinieri del Sis impegnati all’interno del mezzo per tutta la mattinata, poi nel pomeriggio anche all’esterno, intervista all’avvocato Emanuele Giuliani

Castelplanio, 30 maggio 2022 – Un puzzle i cui tasselli sono ancora difficili da ricomporre.

E’ il caso della scomparsa, il 12 marzo scorso, della 27enne Andreea Rabciuc, che ha indotto gli investigatori a un terzo sopralluogo, avvenuto oggi, all’interno dell’area del casolare, sotto sequestro, che si affaccia sulla Montecarottese, casolare da dove lei si è allontanata svanendo nel nulla.

L’avvocato di Simone Gresti Emanuele Giuliani e l’investigatore Andrea Ariola

Sotto stretta osservazione, stavolta, la roulotte dove in quattro – erano presenti anche il fidanzato Simone Gresti, il proprietario del casolare, Francesco, e un’altra ragazza, Aurora – avevano trascorso parte di quella notte.

I Carabinieri sono arrivati con i colleghi del SisSezioni scientifiche investigazioni, una branca del Ris specializzata nel sopralluogo preliminare sulla scena di un crimine – i quali hanno passato l’intera mattinata all’interno della roulotte setacciandola centimetro per centimetro.

Presenti anche l’avvocato di Simone Gresti – che per ora risulta essere l’unico indagato -, Emanuele Giuliani, con studio a Moie, accompagnato dall’investigatore Andrea Ariola, che è rimasto sempre sul posto in quanto «questi accertamenti tecnici – ha poi sottolineato – meritano tutto il tempo necessario».

Emanuele Giuliani

Nel pomeriggio, anche sotto qualche spruzzata di pioggia, il sopralluogo è continuato all’esterno, nei pressi del casolare.

L’intervista

Avvocato Giuliani, siamo di nuovo davanti al casolare sulla Montecarossete dove è Scomparsa Andreea, è il terzo sopralluogo quello di oggi. Perchè?

«Gli inquirenti avranno le loro valide ragioni per fare l’ennesimo sopralluogo, penso stiano crrcando riscontri su eventuali altri tracce che possono aver trovato all’interno della macchina o le precedenti tracce trovate nel casolare. Sarà una verifica ulteriore che stanno facendo».

Il focus odierno è all’interno della roulette?

«Sì, come potete vedere sono rientrati all’interno della roulotte e si sono concentrati ».

Lei ha avuto modo di entrare all’interno? Che situazione ha visto, cosa ha trovato?

«A livello di ordine, pensavo molto peggio. Ho trovato un ambiente angusto, ma sufficientemente ordinato. Non ci sono segni particolari, di nulla visibile all’occhio umano, dovremo aspettare che vengano fuori i risultati di quest’ulteriore indagine».

Nel vostro doppio ruolo, sia di difensori dell’unico indagato, che è il fidanzato di Andreea, ma anche di ricerca, a che punto siamo? La ricerca a che punto è?

«Noi non ci siamo mai fermati, come del resto anche i Carabinieri. Qualcuno può pensare: dopo tre mesi siete un’altra volta qui?, in realtà sia loro che noi siamo andati avanti: abbiamo nuovi elementi che non voglio e non posso divulgare, alcuni dei quali sono stati messi in mano ai Carabinieri e per questo me ne guardo bene dal divulgarli. Stiamo andando avanti, si tratta di ricostruire un puzzle molto difficile. Siamo alla ricerca del pezzo che chiuda definitivamente la vicenda. Non è facile, anche ultimamente abbiamo avuto nuovi elementi che stiamo vagliando, ma non è facile. Andiamo avanti».

Che Andrea sia andata via di qui è un dato assodato, ma come è andata via?

«Io non ho la prova oggettiva di questa dinamica, se è partita da qui a piedi con le sue gambe, da quello che so io non sono state trovate tracce della ragazza lungo la strada, non è stato trovato nulla, cosa vuol dire? Che qualcuno sicuramente l’ha caricata, da un certo punto in avanti e l’ha spostata. Secondo la mia ricostruzione l’evento decisivo, chiamiamolo così, si è consumato in questi pochi chilometri che dividono il casolare dal punto più a valle della Montecarotese. É una strada, lo vedete anche voi, sufficientemente trafficata, era un sabato mattina, quindi ci sono aziende che lavorano, possono esserci persone che circolano con i mezzi. Non penso che nessuno non avrebbe potuto aver visto nulla, come pure non credo che possa aver percorso molti chilometri: per questo che, secondo me, tutto è avvenuto qui, in questa strada».

Potrebbe non essere andata via? Rimasta qui..?

«Secondo me no. Ritengo le testimonianze di Francesco e Aurora attendibili, non avrebbero nessun motivo per dire il contrario».

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