IL GIORNO DEL RICORDO INCONTRO CON LA CONSULTA DELLA PACE

JESI, 9 febbraio 2015 – Il 30 marzo 2004 fu emanata una legge, la numero 92, che a circa sessanta anni dal termine della tragica seconda guerra mondiale istituiva “Il Giorno del Ricordo”, una solennità civile nazionale da celebrare il 10 di febbraio di ogni anno. Gli anni passano, ma il ricordo dei tanti italiani (e non solo) uccisi nelle foibe istriane non si cancella, anzi, viene sempre rinnovato per far conoscere alle giovani generazioni le nefandezze di un regime dittatoriale. Domani “Il giorno del ricordo” sarà celebrato in Comune nel corso della riunione della Consulta della Pace prevista per le ore 18 nella sala consiliare; sarà l’occasione per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, si legge in una nota.

In quest’ottica “la prima parte della riunione della Consulta – scrivono dal Comune – sarà caratterizzata da un incontro aperto al pubblico dove saranno accolte testimonianze e riflessioni da parte dei cittadini che vorranno intervenire con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di quegli eventi, tramandarla alle giovani generazioni quale presupposto fondamentale nella costruzione di un futuro di pace, di rispetto di diritti umani, di convivenza civile tra i popoli”. Ideali, quelli sottintesi dai promotori della giornata, che troppo spesso sono stati dimenticati, lasciando ampio spazio a soprusi, intolleranze razziali, religiose o politiche, ad ideologie che negano la parità di diritti tra tutti gli uomini e tra donna e uomo.
“La scelta di inserire l’attualità del Giorno del Ricordo all’interno dei lavori della Consulta della Pace – ha sottolineato l’assessore alla cultura Luca Butini – rappresenta una ulteriore occasione per far apprezzare ai cittadini il lavoro di questo organismo e delle Associazioni che lo animano”.
(Sedulio Brazzini)